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'Il frittura' fa litigare Richetti e Martina

22 febbraio 2019 | 06.41
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Schede elettorali, confronto tv ma soprattutto liste. A una settimana dalle primarie del 3 marzo, nel Pd si discute su tutto. E si polemizza, anche senza metafore. E' il caso dell'audio di Matteo Richetti in cui il senatore dem punta il dito contro Maurizio Martina per aver tolto spazio al suo gruppo nelle liste per l'Assemblea per lasciare campo aperto ai renziani e ai nomi indicati da volti noti come Vincenzo De Luca: "Martina può andare a cagare", dice Richetti sentenziando: "Per me la mozione è finita". Il senatore del Pd ha subito corretto il tiro ("è stato uno sfogo") confermando però tutti i suoi dubbi: "In alcune regioni le liste non mi piacciono per niente. Abbiamo fatto 170 Comitati e in alcuni casi siamo stati ignorati e mortificati". Lo stesso Martina ha smorzato ("le tensioni sono state superate") ma l'attrito resta. Richetti ha criticato le liste in Sicilia, Toscana, Lombardia, Calabria e soprattuto in Campania, dove "sono state appaltate a De Luca".
Tra i candidati in Campania per l'Assemblea ci sono diversi fedelissimi del governatore come Angelica Saggese, Francesco Picarone e, soprattutto, Franco Alfieri, l'ex sindaco di Agropoli diventato famoso come 'mister fritture'. In Sicilia Richetti ha invece puntato il dito contro Davide Faraone e in Calabria e Toscana contro Luca Lotti, accusati di aver monopolizzato i posti: "Noi lì non tocchiamo palla".

Ma le discussioni nella mozione Martina non finiscono qui, perché negli ultimi giorni ci sarebbero state tensioni sul 'peso' eccessivo che nelle liste (e quindi nella futura Assemblea) avrebbe l'area che fa riferimento a Lotti e a Lorenzo Guerini. Accusa ripresa oggi dalla polemica scatenata da Richetti. La lista Lotti/Guerini è infatti l'unica a sostegno di Martina in Toscana, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Piemonte, Alto Adige, Sicilia, Calabria, Lazio, Veneto. Una lista unica di 'martiniani' è stata invece presentata in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise.
Due liste distinte, una Lotti/Guerini e l'altra dei 'martiniani', ci saranno invece in Umbria, Valle d'Aosta, Campania, Sardegna e Emilia Romagna. Discorso a parte per la Puglia, dove c'è solo una lista dal nome 'Martina segretario' che rispecchia dinamiche locali. La questione liste ha reso complesse anche le ultime sedute della Commissione congresso, che stamattina ha deciso che sulle schede per i gazebo del 3 marzo ci saranno soltanto i nomi dei candidati a segretario e non quelli dei candidati in lista collegati alle tre mozioni. Lo chiedevano i renziani, che per l'Assemblea schierano tutti i big (da Lotti a Marcucci), spalleggiati in commissione dalla mozione Giachetti.

Su posizioni opposte la mozione Zingaretti. Dopo un braccio di ferro durato a lungo (ieri due riunioni della Commissione sono andate a vuoto) è arrivato il libera alla scheda 'anonima' ma grazie a un compromesso. I rappresentanti delle mozioni hanno infatti formalizzato l'ok al confronto televisivo, che vedeva la mozione Zingaretti più 'fredda' sino ad oggi rispetto a Martina e Giachetti. Il confronto si terrà su Sky la prossima settimana (da decidere se mercoledì, giovedì o venerdì) alle 21 e le regole saranno le stesse dei precedenti confronti sempre su Sky.

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