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"Dl sicurezza viola diritti", condanna dell'Onu

18 maggio 2019 | 21.52
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L'Alto commissariato per i Diritti umani scrive al ministro degli Esteri sul decreto che nella versione bis potrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri domani: "Grave violazione delle convenzioni internazionali"

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)

"Ci sono fondate ragioni per ritenere che le direttive del governo italiano" su migranti e ong costituiscano una "grave violazione delle convenzioni internazionali" sui Diritti dell'uomo e la protezione dei migranti e rifugiati. L'atto d'accusa arriva dalle Nazioni Unite che attraverso l'Ufficio del Commissario per i Diritti Umani di Ginevra ha inviato una lettera di 11 pagine al ministro degli Esteri italiano, documento pubblicato da 'Avvenire.it' .

La firmataria è Beatriz Balbin, capo delle procedure speciali dell’Alto commissariato per i Diritti umani. Attraverso il rappresentante dell’Italia alla sede delle Nazioni Unite di Ginevra la lettera è arrivata al ministero degli Esteri a Roma. Nella lettera, spiega 'Avvenire', "sono riportate le considerazioni dello staff di relatori sui diritti umani, la xenofobia, le migrazioni. Vengono espresse preoccupazioni per il decreto sicurezza, che nella versione bis potrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri lunedì".

"Tra i punti più criticati - si legge su Avvenire - vi è il varo delle multe per chi salva migranti. Inoltre viene messa in discussione la capacità dell’Italia di rispettare le Convenzioni internazionali, di cui l’Italia è firmataria e non di rado è stata promotrice. Comprese le modalità con cui adempie agli 'obblighi di prevenire la perdita di vite umane' delle persone che scappano dalla Libia e da altri Paesi attraverso il Mar Mediterraneo".

Nella lettera si allude a “rapporti Onu che documentano le sistematiche violazioni dei diritti umani in Libia”, paese che in alcun modo può essere considerato porto sicuro e la cui collaborazione alla cattura dei migranti con la cosiddetta Guardia Costiera costituisce uno degli elementi di allarme.

Uniche parole di apprezzamento e gratitudine sono riservate alle forze navali italiane per il loro impegno nei salvataggi. Ma a causa della mancanza di indicazioni governative per favorire i soccorsi, il ruolo delle Ong diventa “essenziale per salvare vite umane”.

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