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Di Maio: "Problema vicepremier non esiste più"

02 settembre 2019 | 19.37
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Il capo politico del M5S: "Pd ha rinunciato, poteva ripensarci prima"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il problema legato al ruolo del vicepremier "non esiste più". Lo dice Luigi Di Maio in una diretta su Facebook. "In questi giorni si è fatto un gran parlare del tema della vicepresidenza del Consiglio dei ministri e si è detto che la trattativa si era bloccata perché c'era questa questione in ballo. Ma non è vero, tant'è che sono andati avanti i tavoli per la stesura del programma", afferma il capo politico del M5S.

"Il concetto era molto semplice. Giuseppe Conte è un premier super-partes, per questa ragione se ci fosse stato un vicepremier del Pd era ci fosse anche un vicepremier del M5S. Abbiamo saputo che il Pd ha fatto un passo indietro rinunciando al suo vicepremier e quindi il problema non esiste più. Se ci avessero ripensato prima, non ci sarebbe stato questo inutile dibattito. Un po' come i lunghi giorni trascorsi tra il no a Conte e il successivo sì a Conte", aggiunge.

"Di fronte a questa crisi abbiamo guardato ai fatti concreti, ovvero alle soluzioni e ai problemi delle persone. Le soluzioni, non i ruoli. I temi, non le poltrone. I fatti, non le parole" sottolinea Di Maio. "Noi non svendiamo le nostre idee. E come capo politico sento sempre il dovere di difendere la nostra dignità di Movimento, che non è solo la mia o degli eletti - rimarca ancora -. E' soprattutto la dignità di migliaia di attivisti che ogni giorno si fanno in quattro a spese loro per portare avanti il progetto del M5S".

L'esperienza del governo gialloverde "si è chiusa e non per nostra volontà. Quindi abbiamo provato a vedere se si potessero trovare punti in comune anche con il Pd, anche perché tornando al voto ci saremmo trovati nella stessa identica situazione di oggi. In fondo il M5S è sempre stato post ideologico - fa notare -. Abbiamo sempre ritenuto che per cambiare veramente l'Italia non servissero soluzioni di destra o di sinistra, ma semplicemente soluzioni".

Per il capo politico del M5S "la sensazione avuta in questi giorni è che mentre noi passavamo giornate a lavorare sul programma, qualcun altro le passava a colpire me. Invidio il loro tempo, perché io tutto questo tempo di pensare a quello che fanno gli altri non ce l'ho e non l'ho mai avuto".

"Il mio obiettivo è ottenere il massimo per il M5S e credo di averlo sempre fatto fino ad ora - precisa Di Maio -. Ed è il motivo per cui chiederemo anche di applicare a tutti i ministri che entreranno a far parte del governo le stesse regole ferree del codice etico del M5S: no condannati, no indagati per reati gravi e solo incensurati, altrimenti non puoi far parte di questo governo".

Quanto al voto su Rousseau, rivolgendosi alla base M5S, il capo grillino spiega: "Non c'è un voto giusto o un voto sbagliato, ci sono le vostre idee e la somma delle vostre idee indirizzerà la decisione del Movimento. Non abbiate paura, il Movimento è questo: è partecipazione, ed è una cosa bellissima".

"Noi abbiamo già vinto - prosegue -. Il mondo aspetta l'espressione democratica del vostro voto per conoscere il futuro dell'Italia. E quindi buon voto a tutti, viva il Movimento 5 Stelle".

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