Roma, 14 feb. (Adnkronos Salute) - "L'accordo è stato trovato. Nel giro di 2-3 giorni faremo chiarezza: potremo capire cioè a chi appartengono davvero i feti. Solo così si potranno escludere le varie possibilità, al momento ancora in piedi: che ci sia stato uno scambio di gameti, o di embrioni, o di villi coriali o infine di referti". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è il rettore dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, che guida la commissione interistituzionale nominata per far luce sul sospetto scambio di embrioni all'ospedale Pertini di Roma. "Il punto chiave è proprio questo: capire a chi appartengono gli embrioni. Faremo un confronto genetico a Tor Vergata con la saliva prelevata a tutte le coppie e il materiale genetico dei feti. I risultati faranno chiarezza, e contribuiranno a mettere in luce la 'falla'".
"L'errore umano - prosegue il genetista - è sempre dietro l'angolo. Ma al di là del protocollo e degli orari, di chi è intervenuto e ha fatto cosa, il punto chiave è la disponibilità della coppia coinvolta a fare ripetere gli esami sul materiale dei feti. Test non invasivi - sottolinea - che sono fondamentali per capire se i feti appartengono a una delle coppie coinvolte nella vicenda e che cosa è davvero accaduto. Non resta che aspettare", conclude Novelli.