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**Fiumicino: Adr, riaperto Terminal 3**

08 maggio 2015 | 09.50
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Nella hall partenze sono tornati ad operare regolarmente l’80% dei banchi check-in. Vigili ancora al lavoro, al vaglio le immagini delle telecamere. Il sindaco Montino: "I problemi erano noti" (Foto / Video 1 - 2)

(Infophoto) - PRISMA
(Infophoto) - PRISMA

Nelle prime ore di questa mattina è stato riaperto il Terminal 3 interessato dall’incendio sprigionatosi ieri all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Lo comunica la società Aeroporti di Roma.

Squadre di 300 dipendenti di Aeroporti di Roma tra tecnici, addetti alle pulizie e alla manutenzione hanno lavorato l’intera notte per renderlo operativo fin dalle prime ore del mattino. Nella Hall Partenze del Terminal sono tornati infatti ad operare regolarmente l’80% dei banchi check-in. La task force di addetti di Aeroporti di Roma, formata da 400 persone, continua il presidio permanente di assistenza ai viaggiatori, distribuendo acqua e generi di conforto. Tutto ciò, sottolinea Adr, è stato possibile in quanto la struttura interessata dall’evento ha riguardato solo l’area commerciale dopo i controlli di sicurezza.

L'Enac assicura che l’operatività dell’aeroporto è in costante e graduale miglioramento. Il presidente Vito Riggio, sia nel corso della giornata di ieri, sia nella mattinata di oggi, ha aggiornato telefonicamente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che segue con attenzione l’evolversi della situazione. L’Enac rinnova l’invito ai passeggeri interessati a contattare le compagnie aeree di riferimento per avere conferma in merito all’operatività e all’orario del proprio volo.

All'aeroporto di Fiumicino prosegue il lavoro dei vigili del fuoco e del Nucleo investigativo antincendio. A quanto si apprende, sono al vaglio della Polaria, che sta effettuando le indagini, e dei vigili le immagini delle telecamere presenti in aeroporto che potrebbero aver ripreso particolari utili a chiarire le cause del rogo.

La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio colposo, ma al momento nessuna pista è esclusa, compresa l'ipotesi del corto circuito. Ieri proprio il dirigente della Polizia di frontiera di Fiumicino, Antonio Del Greco ha affermato che sono in corso verifiche sulle parole di una testimone che ha raccontato di aver visto "scaturire le fiamme dietro un vano frigo della zona commerciale". I vigili continuano anche le verifiche sui locali danneggiati e inagibili. Sono in corso accertamenti tecnici per valutare eventuali danni strutturali.

Da un lato dunque le indagini per chiarire le cause del rogo, dall'altro il lavoro per garantire alti standard di sicurezza ai passeggeri. Sono questi i due fronti su cui è impegnata Polaria di Fiumicino. "Siamo impegnati su due fronti - spiega all'Adnkronos il dirigente Antonio Del Greco - le indagini sull'incendio e garantire alti standard di sicurezza ai passeggeri nonostante il riposizionamento del sistema di sicurezza aeroportuale".

Da questa mattina presso l’area interessata dall’incendio di ieri ha cominciato ad operare la società Belfor, leader mondiale per quanto riguarda il disaster recovery. La Belfor, i cui addetti lavoreranno 24 ore su 24, ha iniziato a bonificare e a ripristinare tutta la zona dove si sono sviluppate le fiamme e il conseguente fumo, partendo dalla riattivazione degli impianti di climatizzazione ed areazione. Una nota di Adr spiega che si provvederà successivamente alla rimozione delle strutture bruciate. Tale intervento consentirà la riapertura ai passeggeri dell’area imbarco D del terminal 3 entro una settimana.

Per il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino "il fatto che il Terminal 3 avesse qualche problema era noto a tutti. Io stesso, due o tre mesi fa, ho visto la scala mobile andata a fuoco anni fa e rimasta chiusa".

"C'è la giustificazione che il Terminal 3 poteva essere ristrutturato solo dopo l'apertura del Terminal C, ma al Terminal C i lavori sono bloccati da 10 anni, avevano ripreso e poi sono stati bloccati di nuovo", racconta il primo cittadino all'Adnkronos spiegando che i lavori tra i due Terminal sono "concatenati" perché sono attigui e "una volta fatti i lavori al Terminal C ciò avrebbe consentito di avere entrate, uscite e controllo passeggeri e si sarebbe potuto liberare parte del Terminal 3 da queste funzioni per potervi fare i lavori". Però "non è possibile che i lavori al Terminal C vadano avanti da dieci anni e che ora siano di nuovo bloccati" e comunque "interventi anche parziali per la sicurezza bisogna garantirli - aggiunge Montino - Se l'incendio fosse successo a mezzogiorno sarebbe accaduto un disastro".

Il sindaco di Fiumicino annuncia inoltre che chiederà un incontro al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per proporre "un programma stringente di opere per rendere più sicuro il sistema anche in termini di accessibilità". Montino infatti sottolinea che basta un incidente sull'autostrada Roma-Fiumicino per "bloccare il collegamento con l'aeroporto". Bisogna puntare "sull'intermodalità ferrovia, metro e strade", spiega il sindaco. "Serve un programma stringente di opere già approvate e finanziate dalla tariffa aeroportuale - continua il primo cittadino riferendosi all'aeroporto - Si tratta di investimenti che bisogna fare e non in tempi biblici". Ieri infatti, a causa dell'emergenza incendio e della chiusura dell'autostrada, "ci sono state ripercussioni su tutta la città di Fiumicino e Isola Sacra. Oggi, con una certa pesantezza, i servizi in città sono ripresi, ma resta ovviamente il problema del traffico aeroportuale che crea un effetto intasamento e ripercussioni sulla viabilità".

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