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Ricerca: fotografata una inaspettata tempesta di fulmini da un buco nero

07 novembre 2014 | 11.24
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La scoperta è stata realizzata alle Canarie dagli scienziati dell'esperimento Magic, tra loro molti italiani di Inaf e Infn

Buco nero supermassiccio - (Infophoto)
Buco nero supermassiccio - (Infophoto)

Fotografata per la prima volta una tempesta di fulmini da un buco nero. L'inaspettata tempesta è stata scoperta dai ricercatori dell'esperimento internazionale Magic installato nell'Osservatorio del Roque de los Muchachos, a 2.200 metri di altezza sul livello del mare, sull'isola di La Palma, alle Canarie. "È la prima visione diretta sulla formazione dei getti nelle sorgenti cosmiche ed è stata possibile grazie alla misura di un’intensa emissione di luce ad altissima energia, proveniente da un buco nero al centro della galassia IC 310, che ha mostrato una rapidità nella variazione di flusso mai registrata prima" spiegano Inaf e Infn che partecipano all'esperimento Magic. I ricercatori di Magic hanno osservato un eccezionale flusso di radiazione di altissima energia (raggi gamma) proveniente dal nucleo della galassia attiva IC 310, un buco nero supermassiccio di oltre 300 milioni di masse solari. Grazie ai due grandi telescopi per raggi gamma, che operano sull’isola di La Palma alle Canarie, e cui collaborano per l’Italia l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), sono state realizzate accurate misure che hanno permesso agli scienziati di registrare rapide variazioni del flusso di energia proveniente dalla sorgente cosmica: le più rapide mai registrate finora in una sorgente di questo tipo e a queste energie.

Informazione con la quale sono stati identificati i processi fisici che hanno liberato questa enorme quantità di energia svelando, per la prima volta, che questa viene rilasciata da una regione molto vicina al buco nero. L’osservazione ha quindi fornito la possibilità di indagare la struttura e il meccanismo di funzionamento di un buco nero al centro della galassia, e suggerisce appunto che l’emissione gamma sia dovuta a particelle accelerate in una regione estremamente vicina al buco nero. È la prima visione diretta sul processo di formazione dei getti nelle sorgenti cosmiche. IC 310 è una galassia attiva che appartiene all’Ammasso di Galassie del Perseo ed è distante circa 260 milioni di anni luce dalla Terra, in direzione della omonima Costellazione.

"I raggi gamma di alta energia sono molto importanti perché permettono di esplorare le zone più interne dei nuclei galattici attivi" afferma Angelo Antonelli, responsabile Inaf presso la Collaborazione Magic. "Con queste osservazioni si può arrivare in prossimità del buco nero centrale, dove si verificano le condizioni fisiche più estreme" sottolinea lo scienziato italiano. L'esperimento Magic è stato costruito da una collaborazione in gran parte europea che comprende circa 160 ricercatori provenienti da Germania, Spagna, Italia, Svizzera, Polonia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, India e Giappone. L’Italia partecipa a Magic attraverso l'Infn e l'Inaf che è entrata a far parte dell’esperimento nel 2006. "Da quando è entrato in funzione, ormai 10 anni fa, ricorda Barbara De Lotto dell’Università di Udine e responsabile Inrn presso la collaborazione Magic- l'esperimento ha potuto ottenere questo e altri risultati altrettanto importanti grazie alle sue ottime prestazioni". La ricerca della collaborazione Magic è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale 'Science Express'.

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