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Frutta e verdura, solo 1 italiano su 10 consuma 5 porzioni raccomandate

Frutta e verdura, solo 1 italiano su 10 consuma 5 porzioni raccomandate
22 luglio 2022 | 08.21
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Sos frutta e verdura: solo 1 italiano su 10 mangia i 400 gr di frutta e verdura raccomandati dall'Oms, suddivisi in 5 porzioni al giorno. Un dato ben al di sotto della media del resto d’Europa. Per 7 Italiani su 10, un valido aiuto per aumentare il consumo giornaliero di verdure può essere offerto dai prodotti a base vegetale: lo rivelano i dati della recente survey condotta da Bva-Doxa per Unione Italiana Food – Gruppo Prodotti a base vegetale, che ha messo in luce anche come il 34% degli intervistati acquisti prodotti plant-based perché consentono di diversificare gli alimenti da portare in tavola ogni giorno e di invogliare pure i commensali più diffidenti (come i bambini) a consumare un maggior quantitativo di vegetali.

“È ormai ampiamente dimostrato che seguire una dieta ricca di frutta e verdura, così come di cereali integrali e legumi, sia importante nel mantenimento di un generale stato di salute del nostro organismo. Il World cancer research Fund (Wcrf) infatti consiglia di assumere quotidianamente questo genere di alimenti e di distribuirne il consumo in almeno 5 porzioni nella giornata ”, evidenzia Lucilla Titta, biologa nutrizionista e ricercatrice presso l’Istituto Europeo di Oncologia-Ieo di Milano.

“I vantaggi per la salute sono ormai documentati da diversi studi scientifici che attribuiscono a questi gruppi alimentari un ruolo protettivo nei confronti di numerose patologie croniche. Il consumo quotidiano di frutta e verdura consente inoltre di integrare l’apporto di fibra, di diminuire l’apporto energetico del pasto e di apportare sali minerali, vitamine e fitocomposti”. Vitamina C, betacarotene e folati sono solo infatti alcuni dei micronutrienti contenuti in frutta e verdura, di fondamentale importanza per il benessere dell’organismo e per la prevenzione di malattie croniche quali cancro, diabete, malattie cardiocircolatorie e obesità.

“Per quanto riguarda le quantità, l’Oms suggerisce di assumerne 400g al giorno pro-capite. È evidente, quindi, che si tratta di un consumo rilevante, che, anche a causa dei ritmi di vita sempre più frenetici e di un generale cambiamento delle abitudini, spesso non riusciamo a rispettare. Siamo abituati a pensare infatti che questi alimenti richiedano lunghe e complicate preparazioni, mentre in realtà sul mercato esistono prodotti pronti e facili da gestire sia per la conservazione sia per la cottura. Validi alleati come i prodotti a base vegetale, che possono aiutarci almeno su due fronti: nel raggiungimento dell’obiettivo di consumare la dose minima giornaliera di cereali, legumi, frutta e verdura e nel mantenere una dieta equilibrata anche dal punto di vista dei nutrienti che assumiamo”, continua Titta.

Gli alimenti a base vegetale, infatti, sono caratterizzati da un basso contenuto di grassi (in particolar modo grassi saturi) e, in alcuni casi, da un buon contenuto di grassi insaturi e fibra. Certamente, per fare ‘bene’ davvero, questi cibi devono essere inseriti in regimi alimentari equilibrati e soprattutto variegati, che non escludono a priori alcuna categoria di prodotto. Tra le principali ragioni alla base del successo dei plant- based (dai burger ai prodotti al cucchiaio), il loro elevato contenuto di servizio: consentono di fatto di superare le barriere dovute alla rapida deperibilità dei prodotti freschi (soprattutto in estate), alla necessità di approvvigionamento frequente, ai tempi di pulizia e preparazione.

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