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G20, Cingolani: "Circostanze senza precedenti richiedono azioni globali immediate"

22 luglio 2021 | 12.39
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Il ministro della Transizione ecologica nel suo discorso di apertura: "Dobbiamo resistere alla tentazione di ricostruire le nostre economie sul modello pre-Covid". Il ruolo dell'ambiente e dei suoi ministri "mai così importante"

G20, Cingolani:

di Stefania Marignetti

"Questo vertice si svolge in circostanze senza precedenti che hanno richiesto e richiedono un'azione globale coraggiosa, congiunta e immediata". Così il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani nel suo discorso di apertura del G20 Ambiente, al via oggi a Napoli. "Impossibile ignorare le prove scientifiche dei rapporti Ipcc e Ipbes sui cambiamenti climatici - continua il ministro - I tragici eventi meteorologici a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e giorni dimostrano che il nostro sistema climatico sta subendo gravi disagi. Lo stesso vale per gli ecosistemi naturali e la biodiversità, dove i nostri sforzi non sono stati finora in grado di rallentare la deriva verso l'estinzione di massa delle specie e la crisi di servizi ecosistemici chiave. Dobbiamo affrontare insieme queste due sfide planetarie, aggravate da una sfida senza precedenti che ha devastato le nostre società ed economie nell'ultimo anno e mezzo, la pandemia di Covid-19".

Pandemia dalla quale dobbiamo rialzarci imparando una lezione chiave: la ripresa non può non essere sostenibile. "È fondamentale resistere alla tentazione di ricostruire le nostre economie sul modello pre-pandemia - sottolinea Cingolani - L'unico aspetto positivo della pandemia è averci offerto l'opportunità di ripensare le nostre vite, immaginare nuovi e migliori modi di organizzare le nostre società ed economie, ricostruire meglio e su basi e valori diversi. L'Italia - ricorda il ministro - è stato il primo Paese dell'Ue ad essere stato duramente colpito dal Covid-19 con tragiche conseguenze per la nostra società e la nostra economia, e ha risposto con un massiccio dispiegamento di risorse. Ma ha anche ottenuto il sostegno dell'Ue per un piano nazionale di ripresa e resilienza senza precedenti, che fa parte di una risposta straordinaria e coordinata dell'Ue alla crisi Covid-19" che punta ad affrontare le sfide europee comuni con soluzioni "verdi e digitali, rafforzando la resilienza economica e sociale e la coesione del mercato unico". Pnrr italiano che "mira a riallineare lo sviluppo e l'attività economica con i requisiti dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile, e con gli impegni previsti dall'Accordo di Parigi e dai relativi accordi internazionali".

In questo quadro così complicato e aggravato dalla pandemia, il ministro Cingolani ha voluto sottolineare il ruolo di primo piano dell'ambiente e delle istituzioni chiamate a dargli voce. "Siamo qui riuniti oggi in un contesto che sottolinea il ruolo chiave svolto dai ministeri dell'Ambiente di tutto il mondo nel garantire la sicurezza e le fondamenta della società post-pandemia. Mai il ruolo dell'ambiente è stato più importante".

Così come fondamentale è il ruolo della finanza. "E' sempre più chiaro che la sfida centrale riguarda il modo in cui funziona il sistema finanziario e la misura in cui si allinea alle esigenze dello sviluppo sostenibile. Senza tale allineamento - dice Cingolani - lo sviluppo sostenibile resterà fuori dalla nostra portata, con conseguenze catastrofiche che lasceremmo alle generazioni future. Non si tratta semplicemente di generare nuove risorse finanziarie sufficienti per affrontare le sfide ambientali ma di garantire che le nostre azioni non danneggino l'ambiente".

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