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Giustizia: trattative serrate per Consulta e Csm, si cerca accordo per domani

09 settembre 2014 | 19.27
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Trattative ad oltranza tra maggioranza e opposizione per arrivare a un accordo per l'elezione dei due giudici costituzionali e degli 8 membri del Csm di nomina delle Camere. Il Parlamento in seduta comune è convocato per domani mattina, alle 9, e in queste ore si sono intensificati contatti e incontri per cercare di chiudere l'intesa. Le diplomazie lavoreranno tutta la notte. Gli emissari di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi cercheranno di definire la griglia dei nomi, così da evitare nuovi rinvii dopo i moniti del Colle e dei presidente di Camera e Senato.

Per la Consulta resiste la candidatura di Luciano Violante espressione del Pd, nome al quale Forza Italia non avrebbe rinunciato ad opporre fino all'ultimo quello di Niccolò Ghedini, che trova, però, l'opposizione dei Democratici. Alla fine, raccontano, l'ex presidente della Camera potrebbe farcela comunque e a quel punto per gli azzurri potrebbe passare un altro candidato al posto del legale del Cav: nelle ultime ore sarebbero salite le quotazioni di Donato Bruno, attuale senatore forzista, ex presidente della commissione Affari costituzionali a Montecitorio. Sarebbero scese, invece, le chance di Antonio Catricalà, in 'quota' Gianni Letta, che trovrebbe contarietà proprio all'interno di Fi.

Procede, ma ancora fluida, la situazione per quanto riguarda il Csm. Definita la ripartizione tra i candidati espressione della maggioranza, 5, e quelli della minoranza, 3. Nel primo caso stabilita anche la divisione tra 4 spettanti al Pd e uno che andrebbe al Nuovo centrodestra. (segue)

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