Lee Westwood ha aumentato il vantaggio nel secondo giro del Malaysian Open, ma a dare spettacolo è stato Pablo Larrazabal, costretto a tuffarsi in acqua per sfuggire ad uno sciame di calabroni. Lo spagnolo, 25° in classifica con lo score di 142 (-2 rispetto al par), se l'è vista brutta alla buca 14, la quinta della sua giornata. Tutto è cominciato con un gesto apparentemente innocuo: sul fairway, Larrazabal ha provato ad allontanare un insetto che gli ronzava attorno. Improvvisamente, però, si è ritrovato assediato.
''Una trentina di calabroni mi hanno attaccato, erano tre volte più grandi delle api. Non sapevo cosa fare, il mio caddie mi ha detto di scappare e io ho iniziato a correre come un matto ma i calabroni mi hanno inseguito. Sono arrivato fino al lago, mi sono tolto le scarpe, ho buttato la mia card e mi sono tuffato. E' stato il momento più spaventoso della mia carriera, non ho mai avuto così paura'', ha raccontato lo spagnolo, che ha avuto bisogno delle cure mediche, comprese alcune iniezioni.
Dopo la fuga e il bagno fuori programma, l'iberico avrebbe voluto riprendere a giocare. Appena ha indossato la sua maglietta, però, è finito nuovamente nel mirino degli insetti. A questo punto, ha preso la saggia decisione di cambiare tenuta e di utilizzarne una ottenuta in prestito dagli organizzatori. Alla fine, è riuscito a completare la buca addirittura con un birdie e il giro con il punteggio di 68. ''Andrò avanti a giocare nel torneo -ha detto- ma avrò molta paura quando dovrò tornare su quella buca. Mi fa male la testa, ma tornerò in campo. Ne ho viste tante sui campi, ma una cosa del genere...''. (segue)
