Il Consiglio dei ministri approva il Documento programmatico di finanza pubblica

06 ottobre 2025 | 16.15
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Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri del 2 ottobre sono stati approvati diversi provvedimenti, primo fra tutti l’approvazione del Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) che contiene l’aggiornamento del quadro macroeconomico con le previsioni di andamento del deficit e di crescita del Pil nei prossimi anni. Il Documento conferma l’andamento dell’indebitamento netto previsto dal Piano strutturale di bilancio e ribadito nel Dfp dello scorso aprile, ovvero il 2,8% per il 2026, 2,6% per l’anno 2027 e 2,3% per il 2028, andamento che permette di rispettare il percorso di spesa netta concordato a livello UE. Il rapporto deficit/Pil al momento si attesta al 3%, mentre il Pil per il 2025 è allo 0,5%. Per i prossimi anni il tasso di crescita del valore del Pil programmatico si attesta allo 0,7% per il 2026, 0,8% per il 2027, 0,9% nel 2028. Inoltre, viene dato conto dell’incremento dello 0,15% nel 2026 per spese per la difesa, che sale allo 0,3% nel 2027 e allo 0,5% nel 2028. Tra le altre indicazioni contenute del Dpfp, segnaliamo: la riduzione dell’incidenza del carico sui redditi da lavoro e rifinanziamento del fondo sanitario nazionale; la previsione di specifiche misure per stimolare gli investimenti delle imprese e garantire la competitività; la previsione di misure per il sostegno alla natalità; la combinazione tra misure sulle entrate e interventi sulla spesa per finanziare la prossima manovra. Tra gli altri provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri, il via libera definitivo per un disegno di legge di delega al Governo in materia di energia nucleare sostenibile, che si pone l’obiettivo di intervenire in modo organico sulla produzione di energia da fonte nucleare sostenibile e da fusione. Inoltre, è stato approvato in via preliminare un decreto legislativo per l’attuazione della direttiva UE 2024/1711 finalizzata a migliorare l’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’Unione. In sintesi, il provvedimento mira a trasferire i benefici della transizione energetica e della crescente diffusione delle rinnovabili ai consumatori finali sia privati che imprese.

Il comunicato del Cdm

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