Il romano bloccato fino al 3 marzo a Ulaan Bator
La sfortuna continua ad accanirsi contro Omar Di Felice, l'ultraciclista romano 38enne che vuole attraversare il deserto del Gobi in solitaria invernale. Prima uno slittamento della partenza per la Mongolia a causa del solito automobilista distratto, uno scontro che solo per caso non è costato al romano, in allenamento, molto più di contusioni e abrasioni: partenza slittata di due settimane. E adesso ci si mette pure il coronavirus. Le autorità mongole, scrive il romano sulla sua pagina Facebook, "hanno chiuso i confini della città di Ulaan Bator a chiunque volesse uscire. Questo significa che, a causa del coronavirus e delle conseguenti misure restrittive, fino al 3 marzo non potrò partire ufficialmente per l’avventura".
La speranza, scrive ancora "è che per quella data venga rimosso il divieto e la situazione si normalizzi. Nel frattempo non posso fare altro che attendere e sfruttare questi giorni aggiuntivi per acclimatarmi pedalando qui (anche oggi -17/-15ºC) e recuperare dall’incidente. Per ora la volontà di realizzare un progetto su cui sto lavorando da mesi e’ più forte di ogni altra questione. Non mi resta che attendere".