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Papa Francesco a Istanbul invoca l'unità dei credenti. Il Patriarca Bartolomeo lo bacia sulla testa

29 novembre 2014 | 08.16
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Nella cattedrale latina dello Spirito Santo l'unica messa pubblica celebrata nella tre giorni turca. Bergoglio in raccoglimento alla moschea Blu dove arriva a bordo di un'utilitaria. Bartolomeo alla preghiera ecumenica: "Visita storica ricca di buoni auspici per il futuro". Venerdì la prima giornata in Turchia e l'incontro con Erdogan

Papa Francesco a Istanbul invoca l'unità dei credenti. Il Patriarca Bartolomeo lo bacia sulla testa

Papa Francesco, nella seconda giornata del suo viaggio in Turchia, è rimasto in raccoglimento nella Moschea Blu, a Istanbul, dove è arrivato a bordo di un'utilitaria. In rispetto alla tradizione, è entrato senza scarpe. Per due minuti è rimasto in meditazione, con le mani sulla croce pettorale. Accanto il Gran Muftì, anche lui in preghiera. Bergoglio è il terzo Pontefice ad entrare in una moschea.

E' stato un "bel momento di dialogo interreligioso" ha detto padre Federico Lombardi, portavoce vaticano in viaggio con Bergoglio. Francesco ha sostato in un "momento di adorazione silenziosa", ha spiegato padre Lombardi, come riferisce Radio Vaticana. Il portavoce vaticano ha inoltre raccontato che sul libro degli ospiti di Santa Sofia Francesco ha scritto due pensieri, uno in greco e uno in latino. Il primo recita: 'Santa Sapienza di Dio'; il secondo è tratto dal Salmo 83: 'Quanto sono care le tue tende, Signore'.

Nell'omelia recitata nella cattedrale latina dello Spirito Santo, nell'unica messa pubblica celebrata nella tre giorni turca, Francesco ha sottolineato che i "differenti carismi arricchiscono il popolo di Dio e che "quando spezziamo il cerchio del nostro egoismo, usciamo da noi stessi e ci accostiamo agli altri per incontrarli, ascoltarli, aiutarli, è lo Spirito di Dio che ci ha spinti".

Bergoglio ha lanciato un forte appello a superare divisioni e incomprensioni, solo così saremo "segno credibile di unità e pace". "Nel nostro cammino di fede e di vita fraterna, più ci lasceremo guidare con umiltà dallo Spirito del Signore, più supereremo le incomprensioni, le divisioni e le controversie e saremo segno credibile di unità e di pace. Segno credibile che il nostro Signore è risorto", ha detto Bergoglio. "Lo Spirito Santo - ha spiegato - fa l'unità della Chiesa: unità nella fede, unità nella carità, unità nella coesione interiore. La Chiesa e le Chiese sono chiamate a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, ponendosi in un atteggiamento di apertura, di docilità e di obbedienza". Ed ha invocato l'"unità tra i credenti".

"Salutiamo con piacere e grande considerazione la venuta di vostra santità qui, come un fatto storico e ricco di buoni auspici per il futuro" ha detto il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I nel corso della preghiera ecumenica recitata insieme a Bergoglio al Fanar, sede del Patriarcato Ecumenico. "Vi accogliamo con gioia, onore e riconoscenza - ha esordito il Patriarca - poiché avete avuto la bontà di portare i vostri passi dalla antica alla nuova Roma, gettando un ponte simbolico, con questo vostro gesto, tra l'Occidente e l'Oriente". Bartolomeo ha ricordato i predecessori di Francesco ed ha espresso l'auspicio di "ritrovare la piena comunione tra le nostre Chiese".

"In questa sera gioiosa, in questa preghiera vigiliare vorrei dire soprattutto: fratelli nella speranza - sono state le parole del Papa recitando la preghiera ecumenica - Quale grazia, santità, poter essere fratelli nella speranza del Signore Risorto! Quale grazia - e quale responsabilità - poter camminare insieme in questa speranza, sorretti dall’intercessione dei santi fratelli apostoli Andrea e Pietro! E sapere che questa comune speranza non delude, perché è fondata non su di noi e sulle nostre povere forze, ma sulla fedeltà di Dio". Poi, rivolgendosi al "venerato e caro fratello Bartolomeo", Papa Francesco ha espresso il suo "sentito grazie per la fraterna accoglienza. Sento che la nostra gioia è più grande perché la sorgente è oltre, non è in noi, non è nel nostro impegno e nei nostri sforzi, che pure doverosamente ci sono, ma è nel comune affidamento alla fedeltà di Dio, che pone il fondamento per la ricostruzione del suo tempio che è la Chiesa. 'Ecco il seme della pace'; ecco il seme della gioia. Quella pace e quella gioia che il mondo non può dare, ma che il Signore Gesù ha promesso ai suoi discepoli, e ha donato loro da risorto, nella potenza dello Spirito Santo".

Al termine della preghiera ecumenica al Fanar, Bergoglio si è avvicinato con umiltà al Patriarca di Costantinopoli che, in un gesto pieno di affetto e di significato, ha dato un bacio al Papa sulla testa. Quindi il dialogo privato.

La visita di Francesco in Turchia si concluderà domenica, festa di Sant'Andrea, santo patrono degli ortodossi, con una celebrazione insieme a Bartolomeo I.

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