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Musica: 'Je suis Charlie' diventa un rap di Maverick

15 gennaio 2015 | 12.52
LETTURA: 4 minuti

Dopo l'attacco al giornale satirico Charlie Hebdo , l'artista italiano, già noto per i suoi brani dal forte contenuto sociale, pubblica su YouTube anche un video (GUARDA) dove appaiono le parole più evocative del testo. La musica del brano è di B-Nario

Il rapper Maverick
Il rapper Maverick

'Je suis Charlie' diventa un rap ad opera dell'artista italiano Maverick, già noto per le sue rime dal forte contenuto sociale. L’attentato alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015 costata la vita a 12 vittime, i fatti di sangue di Parigi che hanno sconvolto la Francia e l’intero Occidente confluiscono in questi giorni in una moltitudine di “Je suis Charlie”, diventata affermazione simbolo del diritto alla libertà di espressione.

Il “Je suis Charlie” di Maverick è diventato anche un video che è già su YouTube (GUARDA IL VIDEO). Nel video, realizzato con la collaborazione di Paolo Meroni, Maverick sceglie di non apparire "perché l’obiettivo è quello di dare il maggior risalto possibile al testo e al messaggio della canzone". Le parole più evocative compaiono come scritte, per colpire l’attenzione e amplificare l’impatto emotivo. “Il progetto musicale è stato pensato con lo scopo di puntare l'attenzione sul fatto oggettivo accaduto – spiega Maverick - e allo stesso tempo spostarla dal credo religioso degli autori, spero che la canzone esprima bene questo punto di vista”.

La base, composta da B-nario, dà un senso di gravità e immediatezza, come a evocare lo shock dell'attentato, intenzioni che tecnicamente si traducono in bpm molto elevati e in strofe rappate con uno stile molto rapido e veloce.

Maverick racconta il motivo che lo ha spinto di getto a scrivere il testo di “Je suis Charlie”: “Come con ‘La terra della pace’ (brano rap-pop di denuncia sulle stragi dell’immigrazione realizzato con Davide Melis, ndr) anche in questo caso sono convinto che il rap abbia il dovere di esprimere anche sentimenti di tipo sociale, in quanto è insito nella sua stessa natura. Inoltre l'attentato alla libertà di parola colpisce molto da vicino chi come me fa della libertà di espressione il proprio lavoro (non potrei scrivere i testi in piena libertà se questo diritto mi fosse tolto) e quindi mi sono sentito doppiamente coinvolto. Infine c’è un sentimento di amicizia e solidarietà che mi ha spinto, io ho vissuto per parecchi anni in Francia e tutt'ora ho molti amici là, quindi “Je suis Charlie” l’ho scritta anche per loro”. Il brano “Je suis Charlie” ha colpito l’attenzione di un ragazzo francese, Xavier-Emmanuel Moreau, che ha deciso di tradurlo nella sua lingua. Ed il video è ora sottotitolato in francese.

Nel rap MaverIck canta: "Risveglia la nostra paura/La terra trasuda/Il sangue di ogni cultura/Se langue la nostra natura/Dimmi se ha pianto la madre di Giuda/Il tempo si ferma davanti all'orrore/La chiamano lotta contro il terrore/Io penso alla morte di ogni innocente/Non chiamate la morte un errore/Mi dite che è religione/Quattro bastardi, la maschera in faccia/Troppo codardi per mostrarsi a Dio/Quello che hanno è soltanto un Ak/Caricatori di odio e rancore".

E ancora le rime di Maverick proseguono tra orrore, speranza e orgoglio: "Un fanatismo dentro una maschera/Solo fantasmi dietro quegli occhi senza speranza/Ti prego disegnaci il cielo dentro una stanza/Oggi ne abbiamo bisogno/Per non farci inglobare dall'odio che avanza/Per non cadere fuori dal foglio/Fuori dal sogno di chi muore gridando/Non vivrò la mia vita in ginocchio/La libertà conquistata col sangue fissata su pagine sporche d'inchiostro/Questa è una lotta globale/Che non conosce confini ne razze/Colore degli occhi statuto sociale/Età religione lingua o classe/Dammi una penna scriverò i nomi/Sopra ogni mura e sulle carcasse/Perchè ‘sti bastardi non hanno capito/Che siamo tutti tutti un po' Charlie".

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