Il più sensuale disegnatore italiano firma il manifesto per 'Pazze idee', una 'due giorni' sull'erotismo in musica che si terrà a Sanremo, al teatro del Casinò, il 5 e 6 giugno. Il titolo della manifestazione è ispirato al successo del 1973 di Patty Pravo, 'Pazza idea'
'Pazze idee', ovvero l’erotismo nella canzone d’autore. È questo il tema della manifestazione del Club Tenco che si terrà a Sanremo, al teatro del Casinò, il 5 e 6 giugno prossimi, per annunciarla un manifesto d’autore da una tavola che Milo Manara, il più sensuale dei disegnatori italiani, ha realizzato appositamente.
Il titolo della 'due giorni' è ovviamente ispirato al successo del 1973 di Patty Pravo 'Pazza idea', scritto da Cesare Gigli, Paolo Dossena, Maurizio Monti e Giovanni Ullu, il sottotitolo è 'L’eros nella canzone d’autore'. L'appuntamento è organizzato dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo e della Siae e il sostegno del Casinò di Sanremo.
Sul palco si alterneranno artisti italiani e stranieri che racconteranno il loro punto di vista sull’erotismo attraverso brani propri o di altri, con set appositamente realizzati per l'evento. Nei cambi palco invece ci sarà spazio per letture di testi di canzoni ad hoc. Il cast verrà reso noto nelle prossime settimane.
L'appuntamento è evento speciale, non compreso nella storica 'Rassegna della canzone d'autore', più nota come Premio Tenco, che si svolgerà invece dal 22 al 24 ottobre a Sanremo insieme alla consegna delle Targhe Tenco 2015.
Se l’amore ha sempre monopolizzato la materia della canzone, l’argomento non è stato però ignorato anche nella sua declinazione più carnale e maliziosa. "Sono stati soprattutto i primi cantautori degli anni ‘60, con in testa proprio l’artista a cui è dedicato il Club, a introdurre presso il grande pubblico l’amore nelle sue pieghe più concrete e palpabili", affermail responsabile artistico del Club Tenco, Enrico de Angelis.
"Ma la storia della canzone italiana è comunque piena di erotismo e sensualità -aggiunge De Angelis- dalla canzone napoletana classica alle dive del café chantant e del varietà, dalle canzonette ammiccanti degli anni ‘20 e ‘30 (specie quelle firmate dallo 'specialista' Ripp) al cabaret del dopoguerra, dalle timide e vereconde allusioni, più o meno consapevoli, della 'canzone all’italiana' anni ‘50 fino a cantautori e gruppi delle ultime generazioni come Baustelle, Perturbazione, Nobraino, e altri".