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Bracconaggio in provincia di Roma.“Operazione Recall“:19 persone denunciate dai Carabinieri Forestali in collaborazione con le Guardie della Lipu

Sequestro operazione Racall 2024
Sequestro operazione Racall 2024
19 dicembre 2025 | 12.41
LETTURA: 3 minuti

Sequestrati 18 fucili e relativo munizionamento, 9 richiami illegali, 1 rete per uccellagione e 30 allodole utilizzate come richiami vivi. Sequestrata anche fauna illegalmente abbattuta: 23 allodole, 17 tordi bottaccio, 2 piccioni e 5 merli

Roma, 19 dicembre 2025. Tempo di statistiche a conclusione della “Operazione Recall”, giunta alla sua decima edizione, realizzata tra ottobre e dicembre di quest’anno in vari ambiti territoriali della provincia di Roma e portata avanti dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma con la collaborazione delle guardie volontarie venatorie della Lipu.

Le aree di intervento sono state principalmente quelle dove notoriamente si riscontra la presenza di allodole e tordi, che proprio nei mesi di ottobre e novembre migrano attraversando il Lazio. Queste due specie sono spesso vittime della caccia illegale che prevede l’uso di richiami elettronici i quali, riproducendo il verso degli uccelli, attirano gli animali facilitandone l’abbattimento da parte dei bracconieri e nel contempo disturbano le rotte migratorie, con enormi danni al patrimonio faunistico e conseguentemente alla biodiversità; i piccoli uccelli migratori, infatti, si posano a terra attirati dai potenti richiami, ma spesso, stanche per il viaggio di migrazione, non hanno le energie né la disponibilità alimentare per riprendere il volo e vanno incontro a morte per sfinimento e stenti.

Sono 19, nel complesso, le persone denunciate nel corso delle varie giornate operative con la contestazione, in 18 casi, dell’utilizzo di richiami vietati; la Direttiva 2009/147/CE (Direttiva Uccelli) prevede infatti, all’allegato IV, il divieto di utilizzare registratori. Inoltre, la Legge 157/92 sulla protezione della fauna e del prelievo venatorio prevede, all’articolo 21, il divieto di utilizzo di richiami a funzionamento elettronico e stabilisce, all’articolo 30, per il loro utilizzo, la sanzione penale con un’ammenda fino a 1.549 euro.

Sono stati inoltre inoltrate, in 2 casi, denunce per abbattimento di specie protette, in altri 2 casi per manipolazione di anelli di richiami vivi e, infine, in un caso, per porto abusivo di arma da fuoco. Complessivamente sono stati sequestrati penalmente 18 fucili e relativo munizionamento, 9 richiami illegali, 1 rete per uccellagione e 30 allodole utilizzate come richiami vivi. Sequestrata anche fauna illegalmente abbattuta: 23 allodole, 17 tordi bottaccio, 2 piccioni e 5 merli.

Contestualmente sono state notificate 33 sanzioni amministrative, per un importo complessivo pari a circa 4.700 euro: 25 sanzioni per omesse segnature di capi abbattuti e giornata di caccia sul tesserino venatorio regionale, 2 per il mancato rispetto della normativa sulla circolazione fuoristrada, 1 per eccesso di carniere, 4 per mancato rispetto delle distanze, 1 per mancata raccolta dei bossoli.

“Anche quest’anno la collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestale di Roma ha portato a risultati importanti nella lotta al bracconaggio in provincia di Roma. – dichiara Andrea Benvenuti, coordinatore regionale della Vigilanza della Lipu – I numerosi reati contestati ci dicono che la guardia non va abbassata e conferma come un sistema efficace di controlli sia la strada corretta per far rispettare le leggi e conservare la fauna selvatica”.

NOTA

La Direttiva 2009/147/CE (Direttiva Uccelli) prevede all’allegato IV il divieto di utilizzare registratori. Inoltre, la legge 157/92 sulla protezione della fauna e del prelievo venatorio prevede all’articolo 21 il divieto di utilizzo di richiami a funzionamento elettronico e stabilisce, all’articolo 30, per il loro utilizzo, la sanzione penale con un’ammenda fino a 1.549 euro.

Contatti:
Immediapress
Ufficio stampa Lipu-BirdLife Italia

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