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Immigrati, piano di accoglienza comuni-Viminale. Alfano: “Europa non ci dà risposte”

10 giugno 2014 | 19.23
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Il presidente dell’Anci Fassino dopo l’incontro con il ministro dell’Interno: ”Sarà portato alla conferenza unificata Stato-regioni di giovedì”. E annuncia: “Sabato riunione straordinaria in Sicilia”. Sbarcata al porto di Taranto la nave San Giorgio con oltre 1000 migranti a bordo. Fermati a Palermo due presunti scafisti

Sbarchi di immigrati (Infophoto) - INFOPHOTO
Sbarchi di immigrati (Infophoto) - INFOPHOTO

“Stiamo organizzando insieme ai sindaci e alle regioni un piano per accogliere i migranti che hanno diritto di asilo e per espellere quelli che non ce l’hanno”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, parla dell’incontro al Viminale con il presidente dell’Anci, Piero Fassino, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il sindaco di Catania, Enzo Bianco.

“Su Mare Nostrum - spiega - servono risorse e soldi. Noi siamo stanchi, l’Europa non ci sta dando quelle risposte che ci aspettavamo e ci aspettiamo”. “L’operazione Mare Nostrum deve concludersi - scandisce il titolare del Viminale - certo non domattina, ma dobbiamo individuare una via d’uscita da Mare Nostrum, perché questa operazione non può continuare in eterno”.

Fassino, al termine del vertice, ha dichiarato: “È stato un incontro positivo perché si è definita una linea. Nelle settimane scorse è stato elaborato dai comuni, dalle regioni e dal ministero un accordo quadro per la definizione di un piano di intervento che vada oltre la gestione dell’emergenza immediata. Questo piano è stato oggi riconfermato e sarà portato alla conferenza unificata con Stato, regioni e comuni di giovedì”.

“Il piano prevede un’accoglienza di primo impatto allo sbarco con strutture predisposte dal ministero dell’Interno, il trasferimento subito dopo l’identificazione in centri di raccolta regionali, sempre gestiti dal Viminale, dove sulla base di una pianificazione si farà lo smistamento nei comuni per la loro accoglienza e la loro integrazione”.

“Lo strumento per la gestione di questo piano - spiega Fassino - è il programma ‘Sprar’, in funzione già da tempo, ora lo abbiamo esteso da 13mila a 20mila posti e per gestire questi 7mila nuovi posti servono risorse finanziarie adeguate che il ministero degli interni si è impegnato a sollecitare al Mef”. “Ciò che è stato messo in chiaro oggi - ha continuato Fassino - è che serve un piano per gestire un fenomeno che è destinato a durare a lungo, con un coinvolgimento non soltanto dei territori che sono investiti dagli sbarchi, cioè la Sicilia, ma con un coinvolgimento delle strutture di tutto il paese”.

“Si è convenuto insieme al sindaco Orlando e al ministro degli Interni Alfano - aggiunge - di fare sabato una riunione straordinaria in Sicilia con i sindaci siciliani e in particolare quelli più direttamente investiti per affrontare tutti i problemi di gestione che si pongono. La riunione di sabato è molto importante ma deve essere chiaro che la gestione del tema non può essere scaricata sulla Sicilia, occorre che ci sia un’assunzione di responsabilità di tutto il paese”.

“Il piano - prosegue - che giovedì assumeremo prevede come strumento di gestione costante l’attivazione di un tavolo permanente di coordinamento con la presenza di tutte le regioni italiane e dell’Anci in rappresentanza dei comuni in modo che ci sia, insieme al governo, un’assunzione di responsabilità di tutte le istituzioni del nostro paese”.

“È previsto a ore - spiega - l’incontro tra il Viminale e il Mef in funzione dell’adozione del piano. Prima di giovedì è necessario che i due ministeri convengano sulla quantificazione delle risorse finanziarie necessarie per sostenere il piano che si è convenuto e che si porterà alla conferenza unificata Stato-regioni di giovedì”.

Orlando, sindaco di Palermo e presidente Anci Sicilia, ha dichiarato: “Sono assolutamente soddisfatto dall’incontro di oggi perché si è messo insieme un approccio di emergenza con un progetto più lungimirante, convinti che noi come Anci Sicilia, insieme ad Anci Nazionale, abbiamo portato un dato di fatto: il 90% dei migranti che entrano in Italia passa dalla Sicilia”.

Finalmente qualcosa si muove - ha detto il sindaco di Catania Bianco -. Abbiamo rappresentato al ministro tutta la drammaticità della situazione, sottolineando il fatto che una manciata di Comuni siciliani, lasciati completamente soli, è costretta ad affrontare il 95% degli sbarchi, un’emergenza umanitaria il cui costo, non solo in termini economici, dovrebbe essere sostenuto dall’intera Unione europea”.

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