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In delibera Asl oltre 1,6 mln ad agenzia V.De Angelis dal 2014 al 2019

Il dg Aliquò: "Proroghe avanti fino alla gara del 2021 indetta dal mio predecessore. Presto la relazione alla Regione"

La Asl di Frosinone
La Asl di Frosinone
24 agosto 2022 | 14.51
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(dall'inviata Silvia Mancinelli)

Oltre 1,6 milioni di euro di polizze dal 2014 al 2019 all’agenzia di Vladimiro De Angelis dalla Asl di Frosinone, più della metà assegnati senza gara con i rinnovi deliberati dal Commissario Straordinario Luigi Macchitella. E' quanto si legge, nero su bianco, in un documento in possesso all'Adnkronos, un atto deliberativo della Asl di Frosinone, il n. 481 dell’8 marzo 2019, che attesta l'esistenza di quel meccanismo di proroghe raccontato in una intervista esclusiva all'Adnkronos dal nuovo direttore generale della Asl, Angelo Aliquò. Figlio del magistrato Vittorio, testimone del famoso incontro tra il ministro dell'Interno Nicola Mancino e Paolo Borsellino, non ha perso tempo a tirare fuori carte su carte per le verifiche chieste dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato dopo la lite di Frosinone e gli accertamenti sui suoi protagonisti.

Da due mesi a capo dell'azienda sanitaria, dopo la nomina del suo predecessore, Pierpaola D'Alessandro, al Comune di Roma, Aliquò ha attestato la mancanza di gare, 'tamponate' da rinnovi che sono andati a discapito della competizione tra altre società assicurative. Stando sempre a quanto si legge nella delibera, firmata dal commissario straordinario Macchitella, alla gara vinta da Unipolsai assicurazioni nel 2014 (valida per due anni, dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2016, rinnovabili per al massimo altri due, secondo la delibera) la Asl ha formalizzato in favore della stessa compagnia il rinnovo per due anni dei servizi assicurativi per un importo complessivo annuo di 361.593 euro. In prossimità della scadenza contrattuale, con nota del 20 dicembre 2018, è stata richiesta alla Unipolsai una proroga di sei mesi alle stesse condizioni. Una possibilità di proroga accettata dalla compagnia con mail del 24 dicembre 2018 per tutte le polizze con scadenza 31 dicembre 2018.

In una nuova mail del 6 febbraio 2019 la compagnia Unipolsai ha trasmesso gli importi dei premi assicurativi relativi a sei mesi per un pacchetto di polizze comprendente incendio (87.497euro), infortuni comulativa (56.578 euro), Rca (35.726 euro) e altre coperture per premi complessivi pari a 185.430 euro per ogni semestre. Dunque circa 370.000 euro annui, in una gara che prevedeva due anni di contratto, riesce ad ottenere rinnovi dell'aggiudicazione fino al 2019 per un totale di premi incassati pari a 1.631.802 euro. Vladimiro De Angelis, il broker assicurativo tra i protagonisti della lite con l'ex capo gabinetto di Roma Albino Ruberti, interpellato ieri dall'Adnkronos aveva spiegato: "Circa le motivazioni delle proroghe non saprei rispondere, anche se posso immaginare che nell'ultimo periodo siano attribuibili al Covid".

dg Asl, 'verifiche dal 2014 in poi, polizze rinnovate senza gara'

“Dalle verifiche che ho fatto, su richiesta dell'assessore regionale, è risultato che la Asl per alcuni anni, a seguito di una gara con cui erano state affidate quasi tutte le polizze a Unipol nel 2014, aveva prorogato e prorogato negli anni. Questo fino a quando, nel 2021, la dottoressa D’Alessandro, mio predecessore, aveva invece celebrato una gara divisa in 5 lotti più uno, quello più grosso fatto poi a parte. Di questi lotti, 3 sono finiti a Unipol con gara per 3 anni, e gli altri 2 ad altre società. Il lotto, il più grande, è finito all’azienda AmTrust, leader in ambito internazionale per questo tipo di attività". Lo dice all'Adnkronos Angelo Aliquò, da due mesi direttore generale della Asl di Frosinone, confermando il rinnovo degli appalti, senza gara, andato avanti dal 2016. Un 'modus operandi' bloccato dall'intervento della dirigente suo predecessore, Pierpaola D'Alessandro, nominata a maggio scorso Vice Direttore Generale Servizi alla Persona e Salute al Comune di Roma, che ha indetto una gara nel 2021.

"Dal punto di vista delle assicurazioni è stato fatto tutto con gara l’anno scorso e la dottoressa D’Alessandro ha di fatto eliminato questo ricorso alle proroghe datato negli anni, agendo in modo corretto. Io ho recuperato tutte le informazioni possibili dal 2014 in poi - sottolinea Aliquò - e le sto restituendo alla Regione che mi aveva fatto una richiesta di relazione, che invierò a breve. Il ricorso alle proroghe non è ovviamente raccomandato, eppure, per diverso tempo, prima dello scorso anno ne sono state fatte varie. Fino, ripeto, al 2021 quando è stata fatta la gara".

Non solo. Tra i possibili motivi della lite, al di là del rigore contestato al derby raccontato dai protagonisti, ci sarebbe secondo alcuni l'ex dispensario di via Napoli, 'ambito' da diversi enti. "Partendo dal presupposto che in qualità di ente pubblico quello stabile fa parte del patrimonio che rappresento legalmente e che non posso decidere a chi vendere non essendone proprietario, è stata chiesta una valutazione dell'immobile all'agenzia del territorio - spiega il dg Asl - e una volta ottenuta la valutazione, sarà fatta un'evidenza pubblica per cederlo".

dg Asl, moglie V.De Angelis? 'Da verifiche esclusa irregolarità su stabilizzazione'

"Dalle verifiche che mi sono state richieste, è stato possibile appurare come la psicologa abbia fatto i 36 mesi come tutti. La sua stabilizzazione, dunque, non presenta irregolarità. Del resto, essere parente o familiare di un politico di destra o di sinistra non è motivo di esclusione". Così il direttore generale della Asl di Frosinone, Angelo Aliquò, chiarisce all'Adnkronos i dubbi sulle presunte irregolarità nella stabilizzazione come psicologa della moglie di Valdimiro De Angelis, fratello di Francesco, Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone e membro della Direzione Nazionale del Pd, con lui coinvolto nella lite con l'ex capo di gabinetto Albino Ruberti.

"Mia moglie è stata stabilizzata dopo 20 anni di precariato, a 50 anni - risponde all'Adnkronos Vladimiro De Angelis - Se è privilegio questo. Perché è la 'cognata di...' non ha diritto a lavorare o non può avvalersi della legge Madia se c'è la possibilità di stabilizzarsi? E' entrata nella graduatoria per titoli, non per esame, dove si sarebbe potuto pensare a un favoritismo".

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