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Infortuni, Meritocrazia Italia: ''basta morti annunciate sul lavoro''

18 gennaio 2022 | 10.06
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"La tragica serie di eventi verificatisi negli ultimi mesi ha nuovamente riacceso i riflettori sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, il cui dato sui costi sociali (pari a circa 40 miliardi di euro, più del 2,5% del Pil) e sull’inaccettabile perdita di vite umane appare davvero insostenibile. E si consideri che si tratta soltanto dei dati noti, senza contare tutto il mondo del sommerso, in cui gli incidenti sul lavoro non vengono quasi mai denunciati". Così Meritocrazia Italia in una nota.

"Dati significativi che richiedono una reazione immediata e sinergica di tutti gli operatori, mediante un cambiamento radicale nell’approccio solutivo, perché il dramma può essere evitato - rileva Meritocrazia Italia -. Continua e adeguata informazione, addestramento su rischi specifici presenti sui luoghi di lavoro, in uno all’adozione di calzanti documenti di valutazione dei fattori di rischio e di pregnanti modelli di organizzazione, devono essere un impegno al quale nessun datore di lavoro possa sottrarsi. La causa più frequente di morti bianche sta proprio nella superficialità nel rispetto delle più basilari regole di sicurezza. E invece la rete dei controlli è inadeguata, il personale ispettivo carente, la formazione del tutto trascurata e gli investimenti in sicurezza irrisori".

"È inaccettabile - rimarca Meritocrazia Italia - che un Paese civile scelga di dismettere la cultura della sicurezza sul lavoro. Infortuni e morti bianche sono il segno di un’Italia dalla memoria corta, che ripercorre sempre gli stessi errori. Da sempre sensibile al problema, Meritocrazia Italia reputa indispensabile dare immediata e concreta attuazione al Sinp (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro) e al sistema di qualificazione delle aziende e dei dipendenti; l’adozione, e l’effettiva attuazione, di un sistema sinergico tra Dvr e Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del d.lg. n. 231 del 2001, per prevenire e ridurre i rischi sul lavoro, puntando fortemente sulle procedure e responsabilità di controlli ed interventi standardizzati; rafforzare il dialogo adeguativo tra Ispettori e datori di lavoro, in prospettiva non solo sanzionatoria ma di consulenza permanente in termini di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro".

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