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Innovazione, Catania: "Siamo pronti con progetto Trasformazione Digitale"

27 maggio 2016 | 16.54
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Elio Catania, presidente Confindustria Digitale
Elio Catania, presidente Confindustria Digitale

Gli elementi "produttività, innovazione, investimenti, Industria 4.0" contenuti nel discorso all'Assemblea del neo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia "sono un segnale chiaro" che "il ruolo della trasformazione digitale è centrale" per la crescita dell'ecosistema imprenditoriale italiano e per il Paese, "e noi siamo già pronti con un progetto mirato". Ad annunciarlo all'Adnkronos è il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, nominato da Boccia tra i membri del nuovo Advisory Board di Confindustria. "Il mio contributo sarà sulla digitalizzazione" sottolinea.

Il discorso di Boccia "mi è piaciuto molto. Ha centrato l'obiettivo" e "noi siamo già pronti a lanciare il progetto 'Trasformazione Competitiva Digitale' che parte a breve" annuncia ancora Catania. Legare "produttività, innovazione e investimenti alla crescita e alla competitività è un'equazione possibile" osserva. "Dobbiamo puntare -evidenzia Catania- a recuperare quel 20% di manifattura sul Pil che avevamo prima" e la strada è "iniettare innovazione digitale nelle aziende".

Passo fondamentale "è introdurre la trasformazione digitale in tutti i rapporti di impresa" spiega Catania, che anticipa così i passaggi chiave del progetto con cui intende dare concretezza al paradigma delineato da Boccia. "La via italiana di Industria 4.0 sono le filiere", va digitalizzato, spiega, "il rapporto con l'ecosistema dei fornitori rendendolo più dinamico e veloce, quindi si devono integrare i clienti nei propri processi di impresa attraverso i social network, inoltre va incrementato l'uso dei Big Data che può dare valore enorme di conoscenza del mercato".

E, riguardo l'iniezione di digitale nei processi aziendali, "molte imprese sono ormai pronte perchè sta crescendo la consapevolezza di questo inevitabile salto di innovazione" assicura Catania. "Già oggi -ricorda- esistono esempi straordinari di aziende e imprenditori innovativi in Italia, ma l'innovazione deve diventare un fattore sistemico sia nel privato che nel pubblico". Per questo, come Confindustria Digitale "ci stiamo muovendo sul tutto il territorio italiano per coinvolgere il management. Vogliamo portare agli imprenditori il 'come fare' la digitalizzazione". Il numero uno di Confindustria Digitale punta poi il dito su un obiettivo topico: la formazione. "Le imprese -dice- devono puntare alla formazione digitale all'interno dell'azienda attraverso i cosidetti 'angeli digitali', esperti con competenze tecnologiche e dei diversi modelli di business, a supporto dei progetti di digitalizzazione delle Pmi". "Startupper, incubatori universitari, farmlab devono poi venire sempre più a contatto con le imprese" perchè, "in questo modo, la contaminazione sarà inevitabile". Contemporaneamente, il raggio della formazione "si deve allargare al mondo dell'istruzione, puntando all'alternanza scuola-lavoro". "Su questo cambiamento intendiamo contribuire con forza" dice il presidente di Confindustria Digitale. Il digitale, spiega ancora, "parte dall'alto, dai Consigli di amministrazione". E, se le "imprese sono pronte", la trasformazione richiederà un "cambio di passo delle competenze" ed una "nuova visione del lavoro", quindi, conclude Catania, "è una grande sfida per tutti". E anche Diana Bracco plaude alla scelta di Boccia di mettere l'innovazione al centro. "Ho molto apprezzato che nella sua Relazione di insediamento il nuovo Presidente di Confindustria abbia posto al centro l’innovazione" ma Confindustria "deve tenere sempre alta la guardia con prodotti innovativi" che ci "facciano vincere sui mercati" afferma la Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco, a intervenire così, parlando con l'Adnkronos, sulla relazione del neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha acceso un faro su innovazione, produttività e Industria 4.0.Ed "in questo quadro è importante anche una politica fiscale a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo" sottolinea Diana Bracco, Vicepresidente di Confindustria con la delega per la R&I durante i mandati di Marcegaglia e Squinzi. "La ricerca secondo Vincenzo Boccia è un elemento fondamentale per la crescita non soltanto delle imprese ma anche dell’intero Paese e, aggiunge, "in questo campo sono stati compiuti molti passi avanti". "Penso -continua Diana Bracco- ai tanti strumenti e programmi a cui abbiamo lavorato come Sistema associativo insieme alle imprese: il Programma Nazionale della Ricerca, il credito d’imposta in R&I, il patent box, le misure per le Start up e Pmi Innovative, la Strategia di Specializzazione intelligente nazionale, fino al progetto dello Human Technopole". "Ma Confindustria -osserva- deve tenere sempre alta la guardia, perché solo con prodotti innovativi le imprese italiane possono vincere sui mercati di tutto il mondo. In questo quadro è importante anche una politica fiscale a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo, che superi in particolare la logica incrementale nel credito d’imposta previsto dal Governo".

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