
Non c'è una data stabilita per una risposta da parte del gruppo
Il piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza "pende da una parte", viene considerato "ingiusto", ma verrà comunque valutato affrontando la questione in modo "positivo". E' in sintesi quanto sostengono all'interno di Hamas secondo fonti del gruppo citate dal giornale panarabo Asharq Al-Awsat, come rilancia il Times of Israel. Non c'è una data stabilita per una risposta da parte del gruppo.
Hamas ha "tre o quattro giorni" per rispondere alla proposta americana per mettere fine alla guerra a Gaza, ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti. I mediatori hanno chiesto rapidità e una risposta in circa 48 ore, dicono le fonti del quotidiano panarabo, secondo le quali i punti del piano non forniscono garanzie sul rispetto dei termini dell'accordo. E, lasciano intendere, potrebbe servire più tempo per il rilascio degli ostaggi. "Entro 72 ore da quando Israele avrà pubblicamente accettato questo accordo, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, verranno restituiti", prevede il piano di Donald Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Sarebbero 48 gli ostaggi nella Striscia e si ritiene siano vivi solo in 20.
Fonti di Hamas all'interno della Striscia hanno riferito al giornale che in colloqui con i vertici del gruppo che si trovano fuori dall'enclave palestinese, i responsabili a Gaza hanno insistito sull'importanza di impegnarsi in modo positivo per porre fine al conflitto. E, affermano le fonti, il braccio armato è d'accordo su questa linea.
L'articolo del giornale panarabo arriva dopo che ieri alla Bbc un esponente di Hamas diceva che probabilmente il gruppo respingerà il piano e la rete britannica riferiva di come il comandante militare di Hamas a Gaza, Ez al-Din al-Haddad, sarebbe invece determinato a proseguire la lotta armata. La Jihad Islamica palestinese ha già criticato il piano.
Il piano "fa gli interessi di Israele" e "ignora quelli dei palestinesi", ha detto alla Bbc l'esponente di Hamas, secondo il quale difficilmente Hamas accetterà il disarmo e la consegna delle armi. Hamas potrebbe anche opporsi al dispiegamento a Gaza dell' "International Stabilisation Force (Isf)", considerata una nuova "forma di occupazione".
Sarebbero almeno 17 i palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dalle prime ore di oggi. Lo riporta la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti degli ospedali dell'enclave palestinese che nel 2007 finì in mano a Hamas e dove proseguono le operazioni militari israeliane scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.