La mozione è passata con 497 sì, 139 no e 15 astensioni, l'eurodeputata: "Amareggiata, voto politico". Respinta invece la revoca per l'altra eurodeputata Pd coinvolta, Elisabetta Gualmini
Il Parlamento europeo ha approvato la richiesta di revocare l'immunità ad Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito democratico (S&D), confermando la decisione della Commissione affari giudiziari nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate. La mozione è passata con 497 sì, 139 no e 15 astensioni.
L'Eurocamera ha deciso di confermare il verdetto della Commissione anche per l'altra eurodeputata Pd coinvolta nella vicenda, Elisabetta Gualmini: la revoca della sua immunità è stata respinta con 382 sì, 254 no e 19 astenuti.
"Il Parlamento europeo ha voluto accogliere la richiesta della procura belga riguardo la revoca della mia immunità. Sono amareggiata, come ho già avuto modo di dire, perché gli elementi su cui era basata la richiesta erano stati da me già smentiti su base documentale e continuo a sostenere che il voto non abbia guardato tanto agli effettivi contenuti della richiesta, ma sia stato condizionato da strategie e convenienze politico-elettorali", il commento di Moretti, che prosegue: "Non sono preoccupata dell’impatto che questo voto avrà su di me, e aggiungo che a questo punto spero di essere ascoltata in procura il prima possibile per potermi difendere dalle accuse ,ma piuttosto della ricaduta di questo voto sulla dignità e sull’indipendenza del Parlamento. L’immunità non rappresenta un privilegio personale, ma la necessità di tutelare il parlamentare nel libero esercizio della sue essenziali funzioni".
"Ringrazio il mio gruppo e i tanti colleghi di ogni partito per il sostegno che sto ricevendo , continuerò a fare il mio lavoro a testa alta”, conclude Moretti.
Il capodelegazione del Pd nel Parlamento Europeo Nicola Zingaretti si dice "certo", in una nota, che la collega "dimostrerà la sua correttezza e trasparenza rispetto ai fatti contestati. Continuo a pensare che già ora, dopo i chiarimenti prodotti, c'erano tutte le condizioni per tutelare di più le prerogative dei parlamentari, ma ora nella fase che si apre ci sarà l'opportunità per verificare la sua estraneità. Intanto ora il suo impegno continuerà nel lavoro parlamentare”.