Rivoluzione videogame, EA acquistata dal fondo saudita: affare da 55 miliardi

L'acquisizione dovrebbe concludersi all'inizio del 2026 e richiede l'approvazione degli azionisti di Ea e delle autorità di regolamentazione

Un'azione in FC
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29 settembre 2025 | 15.37
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Electronic Arts (EA), colosso dei videogame che produce una lunga serie di titoli - da EA Sports Fc (ex Fifa) a The Sims, da Madden a Battlefield - ha annunciato lunedì la sua acquisizione da parte di un consorzio di investitori guidato dal fondo sovrano dell'Arabia Saudita, il Public Investment Fund. L'operazione valuta Ea circa 55 miliardi di dollari. L'acquisizione dovrebbe concludersi all'inizio del 2026 e richiede l'approvazione degli azionisti di Ea e delle autorità di regolamentazione.

Il consorzio comprende anche le società di investimento statunitensi Silver Lake e Affinity Partners, la società con sede a Miami fondata da Jared Kushner, ex consigliere della Casa Bianca e genero del presidente Donald Trump. "Questa operazione è un potente riconoscimento del loro straordinario lavoro", ha dichiarato in un comunicato il presidente e amministratore delegato di Ea Andrew Wilson riferendosi ai dipendenti dell'azienda e aggiungendo che l'accordo contribuirà a "sbloccare nuove opportunità sulla scena globale".

Ea ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di dollari nell'ultimo esercizio fiscale. Il Pif dell'Arabia Saudita detiene già una partecipazione del 9,9% in Ea. L'operazione sarà finanziata con circa 36 miliardi di dollari di capitale proprio dei membri del consorzio e 20 miliardi di dollari di debito impegnati da Jp Morgan Chase. Una volta completata l'operazione si procederà al delisting di Ea dalla borsa Nasdaq. La società manterrà la sua sede a Redwood City, in California. L'operazione segna l'ultimo importante investimento del Pif nel settore dei videogiochi, mentre l'Arabia Saudita cerca di diversificare la propria economia.

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