
A Villa Almone il ricevimento per il 'Giorno dell'Unità Tedesca'. Foti, 'comune visione politica, chiara condivisione di valori' tra Italia e Germania'
"La nostra Europa unita, che in questo mondo di crisi e conflitti deve fare più che mai affidamento su sé stessa, ha bisogno di un forte partenariato italo-tedesco". A sottolinearlo è stato il nuovo ambasciatore della Repubblica federale di Germania, Thomas Bagger, rivolto ai suoi ospiti nella residenza di Villa Almone a Roma in occasione del ricevimento offerto per il Giorno dell'Unità tedesca, la festa nazionale che dal 1990 si celebra il 3 ottobre, nell'anniversario della riunificazione della Germania.
"Una particolare finestra di opportunità" si è aperta quest'anno nelle relazioni tra Italia e Germania, "i nostri governi sono in sintonia in praticamente tutti i principali dossier europei e internazionali", ha affermato, parlando di "un'enorme convergenza di interessi tra i nostri due Paesi". "Il Cancelliere federale Friedrich Merz ha espresso la ferma volontà di elevare le relazioni con l’Italia a un nuovo livello. Questo è il nostro, il mio compito per i prossimi anni – soprattutto per i prossimi mesi, fino alle consultazioni intergovernative programmate per gennaio a Roma", ha aggiunto. "Noi vogliamo questa cooperazione rafforzata perché giova a entrambi i nostri Paesi. Ma come membri fondatori la vogliamo anche in virtù della nostra comune responsabilità per un’Europa forte", ha osservato Bagger a conclusione del suo intervento.
Il cancelliere Merz, ha sottolineato l'ambasciatore parlando poi con i giornalisti a margine del ricevimento, ha definito l’Italia e la Germania 'partner strategici'”. “Ora non posso anticipare quello che avverrà, quali saranno questi provvedimenti e queste misure”, ha aggiunto.
Dell'importanza di "una comune visione politica in un momento difficile per l'Europa" ha parlato il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti, intervenuto all'evento a Villa Almone. La data del 3 ottobre 1990 "non interessa solo la Germania, è una data fondamentale anche per l’Europa", ha dichiarato. Il 9 novembre 1989 "si realizzava un sogno, l’inizio dell’abbattimento di quel Muro che aveva, sì, diviso Berlino, ma soprattutto rappresentava la divisione dell’Europa dal 1945 in poi. Da quel momento è nata una nuova Europa, un’Europa che si è potuta finalmente unire, quantomeno nella sua grande parte, un’Europa che era nata tra vincitori e sconfitti della seconda guerra mondiale, che è partita con la Comunità europea del carbone e dell'acciaio, è passata attraverso i Trattati di Roma per arrivare via via davanti a quella che oggi è un’altra delle grandi missioni che si hanno di fronte, l’adesione dei Balcani occidentali, della Moldova e dell'Ucraina. Sono sfide importanti", ha sottolineato ribadendo la "chiara condivisione di valori" tra Italia e Germania, e "che si rifanno ai valori dell’Europa, il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia e lo stato di diritto".
Foti ha sottolineato poi come l'amicizia italo-tedesca abbia "una sua concretizzazione anche nei rapporti commerciali, con un interscambio che nel 2024 è stato pari a 156 miliardi di Euro" e ha parlato della "possibilità di poter far coincidere i nostri obiettivi anche in Europa rispetto alle riforme che si devono fare", "che vadano nel senso della semplificazione", che consentano al sistema delle imprese "di essere competitivo in un mondo globale cambiato profondamente".
Fondamentale per l'Europa anche il tema della difesa, ha poi continuato: "Perché non possiamo derubricare ad un episodio marginale - ma invece è un chiaro avvertimento all’Europa - l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Proprio per questa ragione la difesa oggi, in un mondo geopolitico che sta cambiando, compreso il ruolo degli Stati Uniti, deve vedere un'Europa che non considera la sua difesa una spesa sottratta al welfare ma deve invece ritenere e far comprendere alle popolazioni europee che senza quella difesa non ci sarà più neanche la tutela del welfare".
"Penso - ha concluso Foti - che il futuro vertice intergovernativo tra Italia e Germania possa essere un momento veramente importante per consolidare ancora di più i nostri rapporti, quelli di due paesi che possono rappresentare oggi un punto di riferimento determinante per guidare l’Europa di domani".
Del "coraggio dimostrato dopo la Seconda Guerra Mondiale" e del "rilievo che questo ha avuto per i cambiamenti politici" successivi ha parlato il Ministro Aggiunto per l’Europa del governo di Berlino, Gunther Krichbaum, citando il presidente francese Charles De Gaulle e il suo ministro degli Esteri Robert Schuman "che sono andati incontro alla Germania". "Non possiamo dimenticare grandi statisti di profilo europeo, Altiero Spinelli e Alcide de Gasperi, che hanno dimostrato grande coraggio nell'andare incontro alla Germania nonostante le stragi perpetrate per mano tedesca in Italia, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema, alle Fosse Ardeatine".
"Cosi - ha proseguito - nel giorno dell’Unità tedesca, la nostra festa nazionale, guardiamo indietro con gratitudine e anche con umiltà. Perché questo ha reso possibile il miracolo del 20mo secolo, l’unificazione dell’Europa, un’Europa in cui le differenze vengono risolte a tavolino e non più sui campi di battaglia". "Si vede bene che la pace non è una cosa scontata nella guerra contro l’Ucraina, scatenata dalla Russia contro un paese non colpevole", ha poi osservato. "Se guardiamo a tutte le sfide che dobbiamo fronteggiare nel mondo, la competitività nei confronti della Cina, il conflitto in Ucraina, in tutti questi contesti l’Europa non è il problema, l’Europa è la soluzione. E tanto più importanti sono le relazioni e l’amicizia tra i nostri due paesi per quanto riguarda il futuro".
Tra i numerosissimi ospiti presenti all'evento a Villa Almone il vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulé, l'ex commissario europeo Paolo Gentiloni, i senatori Claudio Lotito, Lucio Malan, Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato, Julia Unterberger, i deputati Giangiacomo Calovini, Maria Elena Boschi, Paola Frassinetti, Pietro Benassi, ex ambasciatore d'Italia in Germania, l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, l'ex ministra Elena Bonetti, il deputato del Partito liberal democratico Luigi Marattin e il collega di Fi Alessandro Cattaneo, il germanista Angelo Bolaffi e la contessa Marisela Federici.
"Credo che sia sempre più evidente - ha sottolineato l'ambasciatore Bagger rispondendo ancora a margine dell'evento ad una domanda sulla guerra in Ucraina e le violazioni dello spazio aereo Nato - che Putin non solo attacca l’Ucraina ma vuole intimidire l’Europa. Il modo migliore per evitare un’ulteriore escalation è mettere in chiaro che non ci facciamo intimidire e difenderci dalle provocazioni di Mosca”.
“La sofferenza a Gaza e il futuro dei palestinesi così come anche il futuro degli ostaggi israeliani - ha poi affermato rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla presenza di circa 15 volontari a bordo della missione Global Sumud Flotilla - è un tema che viene discusso con molta emozione anche in Germania, in effetti c’erano a bordo delle imbarcazioni anche degli attivisti tedeschi”. “Noi speriamo che la parte israeliana faccia in modo che non si arrivi a uno scontro, che non ci siano feriti e soprattutto che venga garantita l’assistenza consolare a queste persone”, ha aggiunto. Per poi sottolineare: “Ma i colloqui che sono in atto su questo sono tra Berlino e Tel Aviv ed è impossibile dire qualcosa su questo da Roma”.