Per il presidente dell'Aicpe l'attrice rappresenta un "esempio di naturalezza in un momento 'clou' della vita in cui tutte chiedono un ritocco"
L'attrice italiana fra le più amate nel mondo compie oggi 50 anni e 'incassa' anche i complimenti di chi di bellezza se ne intende: "Il grande dono di Monica Bellucci è un'immagine che unisce sacro e profano: uno sguardo intrigante, unito a un ovale del volto che assomiglia a quello di una Madonna preraffaellita". Parola di Mario Pelle Ceravolo, presidente dell'Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), convinto che se dovesse essersi sottoposta a qualche 'ritocco' estetico, sicuramente lo avrà fatto rivolgendosi a un medico serio e senza strafare, "perché un buon intervento non è visibile e dona un risultato assolutamente naturale".
"L'idea più sbagliata, che circola fra la maggior parte delle persone - spiega Pelle all'Adnkronos Salute - è che un intervento di chirurgia estetica debba essere visibile a tutti. E' il principio che regna anche a Hollywood", dove essere passati dallo studio del 'camice verde' della bellezza, "è qualcosa da sfoggiare, da rendere noto a tutti i costi, come uno status symbol. Loro non considerano la naturalezza del risultato come un valore". Brava dunque la Bellucci che non ha ceduto all'influenza del glamour americano, pur essendo i 50 anni "il momento 'clou' per un donna, in cui c'è un picco di richieste di interventi estetici di ogni tipo, soprattutto blefaroplastiche, mastoplastiche e primi ringiovanimenti 'soft' del viso, per arrivare ai 65 anni senza bisogno di lifting. D'altro canto a quest'età, che corrisponde a quella della menopausa, la concorrenza 'spietata' delle donne più giovani inizia a farsi sentire. E bisogna sempre ricordare - ribadisce il presidente Aicpe in conclusione - che un intervento eccessivo, troppo visibile è un errore del chirurgo, non del paziente".