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Danza: In scena Roma i 'Carmina Burana' riletti da Mauro Astolfi

21 febbraio 2015 | 15.55
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Al Teatro Vascello da martedì prossimo un'opera cult per lo Spellbound Contemporary Ballet, la compagnia fondata e diretta dal coreografo e regista italiano. Oltre 200 repliche nei teatri di tutto il mondo per un racconto che profuma di sofisticato erotismo, di irriverente e cupa religiosità

Un momento dei 'Carmina Burana' di Orff riletti da Mauro Astolfi (Foto Raphael Salazar) - Foto di  Raphael Salazar
Un momento dei 'Carmina Burana' di Orff riletti da Mauro Astolfi (Foto Raphael Salazar) - Foto di Raphael Salazar

Debuttano a Roma, martedi' prossimo al Teatro Vascello, i 'Carmina Burana' di Carl Orff nella rilettura registica e coreografica di Mauro Astolfi per lo Spellbound Contemporary Ballet, di cui è fondatore e direttore artistico. Un'opera cult per il noto coreografo italiano, che ripropone lo spettacolo completamente rivisto, ampliato, decodificato, dopo oltre 200 rappresentazioni nei teatri di tutto il mondo, ultimo allestimento quello per il Panama Prisma Festival de danza Contemporanea. Lo spettacolo sarà in cartellone sino al 1 marzo. /Video

''I 'Carmina Burana -spiega Astolfi- hanno accompagnato in modo fedele tutto il lavoro e la produzione della compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, 'Carmina Burana' ha sempre rappresentato una nostra sicurezza. È stato infatti profondamente rivisitato ma ha conservato lo spirito e l'atmosfera originali con l’aggiunta di altri momenti e tante piccole altre avventure''.

''La versione per il Teatro Vascello è sicuramente la più potente, la più intensa e per noi, ora, la più vera e completa'', aggiunge Astolfi. La forza narrativa della danza, della musica e dei versi sono il compendio perfetto dei 'carmina' evocati in tutta la loro potenza espressiva di raccolta di documenti poetici e musicali del Medioevo che diventano, nella creazione di Astolfi, poesia burlesca, impudente, sovversiva, attraverso cui parlare senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura.

Corpi imbanditi ed esibiti come cibarie tentatrici su un immaginario altare sacrificale

Da questo curioso magma di volgarità e raffinatezze cortese, Astolfi trae una coreografia tutta giocata tra ‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare, divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio. Si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell’incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni.

Due i simboli chiave di questo balletto, calati in un’atmosfera inquietantemente metafisica. Un grande armadio e una tavola. Il primo luogo di memorie, di segreti di ‘scheletri’ ipocritamente celati; la seconda, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie tentatrici. ''Il titolo classico -sottolinea Astolfi- rimane nei sapori, nelle sfumature e nelle atmosfere, appunto di un classico''.

''La danza contemporanea reinterpreta ed elabora nella percezione del presente tutto quello che di un certo passato -aggiunge Astolfi- anche di quello non vissuto direttamente, ma solo letto o sentito dire. In qualche modo ci suggestiona. La danza per sua natura non rischia una ‘non appartenenza’, e tantomeno non ha bisogno di essere collocata temporalmente perché può piegarsi all'infinito e assumere tutte le forme, tutte le dinamiche e tutti i pensieri della creazione''.

Dal 6 all'8 marzo la compagnia sarà al teatro di Tor Bella Monaca con 'Serata Spellbound'

'Carmina Burana', tra le produzioni di maggior successo della Compagnia, in repertorio dal 2006 e record di incassi per svariate stagioni italiane, ha superato ormai le 150 recite con presenze nei Festival di Austria, Spagna, Thailandia, Germania, Cipro, Panama, Lussembrugo. ''Il successo di questa produzione a giudicare dall’appeal che continua ad avere, a distanza di tempo e su diversi target di pubblico di ogni Paese -dice il direttore generale della compagnia Valentina Marini- sta sicuramente nel riuscito mix di diversi elementi ''.

''Elementi -prosegue Marini- che hanno reso lo spettacolo un evergreen, la musica coinvolgente e l’abbinata intelligente tra Orff e altre partiture interessanti e legate al tema, una scenografia utilizzata con ironia e spregiudicatezza e una danza potente almeno quanto il tappeto sonoro. Di certo è un prodotto riuscito e nel nuovo riallestimento ha mantenuto lo smalto della versione iniziale acquistando una freschezza in più grazie al riadattamento coreografico''. La compagnia, diretta da Mauro Astolfi, sarà ancora in scena a Roma al Teatro di Tor Bella Monaca, dal 6 all'8 marzo con 'Serata Spellbound'.

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