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Teatro: Cinzia Leone in 'Disorient Express' al Palazzo dei Congressi dell'Eur

28 giugno 2015 | 16.30
LETTURA: 3 minuti

Cinzia Leone in 'Disorient Express'
Cinzia Leone in 'Disorient Express'

Uno spettacolo che racconta la confusione generata da una forma di democrazia virtual-virale alla quale eravamo impreparati. E' 'Disorient Express', il nuovo spettacolo scritto a quattro mani da Cinzia Leone e Fabio Moreddu, interpretato da Leone con la regia di Moreddu e Emilia Ricasoli, che venerdì e sabato prossimi va in scena al Palazzo dei Congressi dell'Eur, all’interno della seconda edizione della rassegna 'La terrazza delle arti'.

Milioni di persone improvvisamente, grazie alle infinite opportunità di espressione offerte dalla tecnologia e dalla virtualità, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. Siamo disorientati da un vento di contraddizioni che ci spettina tutti i pensieri. Questo è il perno del racconto plasmato dall’intelligente e diretta ironia di una predicatrice, previsionista e affabulatrice comica che si immedesima – tra battute, gag e copioni tratti dalla nostra vita quotidiana – nella mente confusa di ognuno di noi.

"Non è la storia di un treno che non sa dove andare – spiega l’attrice che dichiara essersi ispirata ai milioni di input che la giungla tecnologica ci offre – è una fotografia di gruppo in cui ci siamo tutti e tutti abbiamo un’espressione visibilmente disorientata. Siamo disorientati, sì. Ci aggiriamo nel mondo con l’espressione di nonna nella foto di Natale, scattata dopo che l’hanno rimbambita cercando di farle ricordare i nomi di tutti e trentasei i nipoti".

"E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento? Come possiamo - dice Cinzia Leone - essere sicuri di noi stessi e della realtà che ci circonda se ad ogni notizia sentita in televisione possiamo trovare contemporaneamente la smentita su Internet? Come possiamo accontentarci anche solo di un lavoro qualunque, in un momento in cui, qualunque sia il lavoro non ti pagano e il massimo che puoi farci è mettertelo nel … curriculum? Come possiamo rilassarci con lo zapping, se, anche potendo scegliere tra centinai di canali, troviamo ovunque la stessa cosa: gente che canta o che cucina?".

Per raccontare tutto questo in una sola rappresentazione, che la vede interagire sul palco insieme allo stesso Mureddu e ad una serie di proiezioni, Cinzia affronta i contenuti provando ad aggiornarli in tempo reale, esattamente come avviene nei programmi in diretta, come se ci fosse una redazione costantemente connessa al mondo esterno in tutte le sue inaspettate varianti.

"Credetemi sulla parola - aggiunge l'attrice - la realtà vista così è destabilizzante e comica allo stesso tempo perché i cambiamenti e le contraddizioni continue la rendono invisibile. E’ per questo che siamo disorientati, proprio come treni che viaggiano senza un binario e che non sanno dove andare…". Le musiche sono di Marco Schiavoni, le scenografie sono di Adriano Betti, i costumi sono stati curati da Francesca Mescolini, la consulenza artistica è di Giuliano Perrone.

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