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Coez: "'È sempre bello' è il disco della conferma". E del porno soft

28 marzo 2019 | 14.52
LETTURA: 6 minuti

Coez:

di Antonella Nesi

"Per me questo è il disco della conferma. Dopo l'exploit di 'Faccio un casino' andiamo a vedere se il pubblico mi seguirà". Reduce dalla consacrazione nella discografia del suo lavoro precedente e dal record dei 33.000 spettatori paganti al Rock in Roma, Coez parla così di 'È sempre bello', il nuovo album che esce domani su etichetta Carosello Records, a dieci anni dal suo primo disco solista, 'Figlio di nessuno', uscito appunto nel 2009.

Simbolo del nuovo cantautorato italiano e artefice di un genere crossover tra rap e pop, Silvano Albanese, in arte Coez, nato nel 1983 a Nocera Inferiore ma cresciuto a Roma, si presenta con 10 nuovi brani di cui ha scritto tutti i testi, prodotti da Niccolò Contessa (autore di quasi tutte le musiche), dove l'artista spazia dalle ballad undergroung all'hip hop, dal brano unplugged chitarra e voce all'indie revival che recupera suoni anni '80, con degli omaggi espliciti ai grandi cantautori e rocker italiani, da Lucio Dalla a Vasco Rossi.

Così in 'Domenica', "con 'T'immagini' di Vasco nella testa", Coez canta del giorno di festa spensierato come lo erano le domeniche di 30 anni fa e cita una madre della fidanzata "un po' meno nevrotica", recuperando un suono totalmente eighties, tra syntwave e suoni electro-hip-hop. "Vasco per me è un mito: l'ho incontrato una volta ad un suo concerto grazie al mio manager ma lui probabilmente non sa nemmeno chi sono". Mentre in 'Vai con Dio' racconta il piacere sessuale parafrasando il Dalla di 'Disperato erotico stomp': "Se ti hanno visto bere a una fontana, ero io", canta Coez. Che poi, rispetto al fatto che molti dei suoi giovani fan potrebbero non cogliere la citazione, dice: "Per me è un omaggio. E poi magari qualcuno della mia generazione si incuriosirà e se lo andrà ad ascoltare".

L’album si apre con il risveglio rauco e grunge di 'Mal di gola', scritta durante i numerosi live di Faccio un casino Tour, "quando la voce non aveva tregua". Passa poi agli slogan romantici e altrettanto disillusi di 'È sempre bello' (il brano che ha anticipato l'album e che è già certificato platino, che fin da subito si è imposto ai vertici delle classifiche di streaming e di vendita rimanendo stabile da due mesi in Top 10 delle charts con oltre 30 milioni di streaming), le cui frasi sono diventate in pochissimo tempo, nuovi mantra cantati e scritti ovunque. Il viaggio continua con la dissimulata ma decisa denuncia di 'Catene', un inno in pieno stile Coez dedicato "all’insofferenza verso una violenza diffusa".

La necessità di accettare i propri lati cupi di 'Fuori di me' e i contrasti sfacciati dell’atipica serenata 'La tua canzone' proseguono la tracklist. Infine, dopo le sonorità videogame di 'Gratis', quelle grezze e vagamente blues della semi ghost track 'Ninna Nanna' ("che in realtà è un brano che parla di dipendenza") e il messaggio porno soft di 'Vai con Dio', l’album si chiude con la ballad underground e nostalgica 'Aeroplani'.

Seguitissimo dal pubblico femminile, Coez è attento a non travalicare certi limiti nel linguaggio, pure molto diretto, dei suoi pezzi: "Sì c'è qualche frase che, anche per motivi di metrica, può suonare un po' dura e forse in questo album manca il ballatone strappalacrime. Ma l'amore è sempre al centro", sottolinea. E quando gli si chiede se sia legato sentimentalmente a qualcuno, lui risponde: "Ho avuto storie anche importanti ma tendo a non fermarmi con qualcuno in questa fase della mia vita, anche per rispetto. Alterno le lunghe trasferte dei tour ai periodi di 'chiusura' per scrivere. Non mi sembra carino lasciare qualcuno ad aspettare", sorride.

'È sempre bello' è un disco "volutamente bilanciato nelle tematiche, nei suoni e nei mood dei pezzi", personale "ma allo stesso tempo di tutti". Insomma emotivo e sincero, in puro stile Coez, quello stile onesto e senza filtri che è ormai il suo marchio di fabbrica. Ed è anche il disco che conferma il felice sodalizio di Coez con Niccolò Contessa, in una collaborazione che parte dalla fase della scrittura per arrivare agli arrangiamenti e alla produzione.

Lavorare con Niccolò - sottolinea Coez - è stata una necessità, più che una scelta. Avevamo lavorato insieme per Faccio un casino e La musica non c’è, per E’ sempre bello è venuto tutto in maniera molto naturale, riunirsi è sembrata subito la normale conseguenza della preziosa collaborazione che avevamo avviato in passato. Abbiamo fatto tutto insieme, arrivando al punto che quando avevo le parole scritte, lui aveva già in testa la musica e viceversa, alla fine io scrivevo mentre lui componeva”.

Con 'È sempre bello', Coez inaugura anche una nuova avventura dal vivo: il 28 e il 29 maggio il live “Roma, è sempre bello” arriva con due appuntamenti imperdibili al Palazzo dello Sport di Roma. I due show, che anticipano il tour autunnale, sono prodotti da Vivo Concerti e arrivano dopo il “Faccio un casino tour”, con cui Coez ha registrato ben 180 mila presenze (oltre ad aver infranto il record per un artista italiano al Rock In Roma). Le prevendite per i due appuntamenti del live “Roma, è sempre bello”, sono disponibili sul sito www.esemprebello.com e nei punti vendita autorizzati.

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