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Mondo Rai/appuntamenti e novità

21 maggio 2020 | 19.00
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Mondo Rai/appuntamenti e novità

L’eredità e l’esempio di magistrati come Giovanni Falcone e Pallo Borsellino. Alla vigilia dell’anniversario della strage di Capaci, “#maestri” - il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Camurri in onda domani alle 15.20 su Rai3 – affida il loro ricordo a due “docenti” d’eccezione: Maria Falcone, sorella di Giovanni; e Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale antimafia. Maria Falcone ricorda l’impegno del fratello, il suo senso di dovere e lo spirito di servizio che lo portarono ad affrontare anche momenti difficili e di solitudine. E – dicendosi convinta che gli italiani abbiano capito l’importanza del suo lavoro – cita uno dei suoi richiami più forti: “Fare il proprio dovere. È in ciò che sta l’essenza stessa della dignità umana”. Federico Cafiero De Raho ripercorre, invece, il suo lavoro da quando fu chiamato da Rocco Chinnici a occuparsi delle inchieste bancarie sulla mafia al Maxiprocesso. Il Procuratore nazionale antimafia si sofferma anche sull’intuizione di Falcone di combattere Cosa Nostra anche a livello internazionale, coinvolgendo tutto il mondo. Un uomo – sintetizza Cafiero De Raho - che ha dedicato tutta la propria vita al contrasto alle mafie, non perché amasse la repressione, ma perché vedeva in questo il riconoscimento della libertà delle persone.

Sulla costa nord-occidentale del Sudafrica c’è una regione arida e spietata, il Namaqualand, che per dieci mesi l’anno è un deserto inospitale per tutte le creature che lo abitano. Finché, fra agosto e settembre con l’arrivo delle piogge, si compie un miracolo: una grande abbondanza di specie vegetali esplode e, in brevissimo tempo, le polverose valli del Namaqualand si trasformano in un paese delle meraviglie ricoperto di fiori selvatici. Una delle più sorprendenti trasformazioni naturali del pianeta che viene raccontata da “I tesori segreti del Sudafrica”, in onda domani alle 13.30 su Rai5 (canale 23). Il Namaqualand si estende su una superficie di 440.000 chilometri quadrati ed è l'area meno densamente popolata del Sudafrica. Pur essendo una regione molto secca e arida, grazie alle piogge invernali ospita la più ricca flora a bulbo del mondo e oltre mille delle circa 3.500 specie vegetali.

La prima serata di domani su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) spinge l’acceleratore sull’azione con lo scatenato “Baby Driver - Il genio della fuga”, l’ action-movie a tempo di musica, in onda alle 21.20, che l’inglese Edgar Wright ha scritto e diretto come omaggio al cinema d’azione di Walter Hill. Il giovanissimo autista Baby è affetto da acufene e per questo sfreccia sulla sua auto sempre con la musica nelle orecchie. Baby è l’autista di fiducia del rapinatore Doc e quando si innamora della cameriera Debora decide di lasciare il mondo del crimine, ma deve fare i conti con il suo datore di lavoro. Nel cast spiccano i nomi di Kevin Spacey, Lily James, Jon Hamm, Jamie Foxx e Jon Bernthal, ma si contraddistingue il giovane protagonista Ansel Elgort.

"La guerra segreta" di Rai Storia - Rai3 racconta le "Storie della Tv"

L’agente di maggior successo dell’Mi6 della Seconda Guerra Mondiale fu uno spagnolo, Juan Pujol. Contraddistinto da una completa avversione ai totalitarismi, maturata durante la Guerra Civile spagnola, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale offrì i suoi servigi agli inglesi che accettarono la sua proposta di arruolamento dopo moltissimi rifiuti, e soprattutto dopo che Pujol, nome in codice agente Garbo, riuscì a mettere in piedi un’intricatissima rete di agenti tramite i quali passava ai tedeschi, ai quali si era proposto, informazioni false e sbagliate. È lui - “Il maestro del D-Day” - il protagonista di “La guerra segreta”, in onda domani alle 21.10 su Rai Storia (canale 54). Nel 1944, l’agente Garbo e i suoi agenti furono una parte essenziale nell’operazione di depistaggio sul luogo esatto dello sbarco in Normandia: prima del D-Day, fecero credere loro che l’attacco principale sarebbe avvenuto al Pas de Calais. Pujol, quando capì che non poteva più fornire informazioni errate ai tedeschi senza essere scoperto, inscenò la propria morte e fuggì in Venezuela. Aveva conquistato a tal punto la fiducia dei tedeschi che non capirono mai il suo imbroglio per tutta la durata della guerra e gli conferirono persino la Croce di ferro per il suo contributo alla Germania pagando anche tutti i 27 agenti alle sue dipendenze (da lui inventati). Parallelamente sarà fatto membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. L’agente Garbo morirà in Venezuela nel 1988.

Da Enzo Tortora, l’inventore dei format, al “Mattatore” Gassman; da Raimondo Vianello al mondo delle primedonne come Delia Scala e Stefania Rotolo: è un viaggio tra volti leggendari e generi che raccontano il passato e il presente della tv italiana, e della Rai in particolare, quello proposto dalla serie “Storie della Tv” di Alessandro Chiappetta ed Enrico Salvatori - scritta con Stefano Di Gioacchino e con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso - in onda da domani alle 23.00 su Rai3. Ogni puntata - introdotta dalle parole di alcune delle più celebri annunciatrici della storia della Rai – ospita anche gli interventi di alcuni “testimoni” come Pippo Baudo e Renzo Arbore (sempre presenti) e altri volti del piccolo schermo. Il primo protagonista è Enzo Tortora, ricordato – tra gli altri - da Enza Sampò, Lino Patruno e Bruno Voglino: un uomo passato alla storia per il clamoroso errore giudiziario di cui fu vittima, ma prima e soprattutto un grandissimo presentatore e autore, che con la sua cultura e la sua ironia ha lasciato un segno indelebile su 30 anni di televisione italiana. Nelle puntate successive “Storie della Tv” – la cui regia è firmata da Matteo Berdini - anche altri due grandi nomi: Vittorio Gassman, che nel 1959 con "Il Mattatore" inventò la contaminazione dei generi e il programma “contenitore"; e Raimondo Vianello, la fantasia al potere, una delle colonne portanti del varietà italiano e del suo stile garbato. A ricordare il primo sono Paola Gassman, Giancarlo Scarchilli e Valeria Fabrizi, mentre il ricordo di Vianello è affidato a Vito Molinari, Carla Vistarini, Massimo Giuliani e Iva Zanicchi. Si chiude al femminile con le primedonne della Tv, da Delia Scala a Stefania Rotolo, raccontate da Bruno Voglino, Vito Molinari, Enza Sampò e Lidia Ravera. La prima diventa la rappresentante di una presenza femminile diversa dal canone classico della soubrette paillettes e lustrini, mentre la seconda – all’avvento del colore – si propone come una giovane donna libera e determinata, una ragazza degli anni Settanta.

La presenza di Cosa Nostra nella vita istituzionale dell’Italia risale ai tempi della formazione dello Stato unitario. Eppure, per circa un secolo, della mafia in Italia non si è parlato, se non come di un fenomeno circoscritto alle tradizioni siciliane. Qualcosa comincia a cambiare agli inizi degli anni Sessanta grazie al coraggio di uomini e donne che decidono di combatterla apertamente, spesso a costo della vita. Tra questi Pio La Torre, promotore, insieme a Virginio Rognoni, della legge che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso (416 bis) e che fu assassinato nel 1982. A “Passato e Presente”, in onda domani alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Giovanni De Luna ripercorrono il prcesso storico di disvelamento della realtà mafiosa. Un ruolo decisivo nella costruzione di una narrazione pubblica intorno alla mafia lo ricopre anche la televisione: prima con le inchieste sulla malavita, poi con una produzione di impegno civile come La Piovra, in onda sul piccolo schermo a partire dal 1984. Lo sceneggiato fu capace di rappresentare al grande pubblico il fenomeno della mafia imprenditoriale, i cui tentacoli si allungano dai piccoli spacciatori fino al cuore del potere politico. Mentre La Piovra riscuote in Italia un successo di pubblico senza precedenti e viene distribuita in tutto il mondo, a Palermo si svolge il Maxiprocesso, che porta alla condanna dei maggiori boss dell’epoca, come Totò Riina e Bernardo Provenzano. Il Maxiprocesso segna la prima grande vittoria dello Stato sulla mafia, ma anche l’inizio del periodo stragista di Cosa Nostra, che culminerà negli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino.

La "Art Night" di Rai5 - Tutta Salute #NoFake torna su Rai3

Un’indagine intorno all’opera di Degas, che rivela tutto il suo modernismo: è il documentario in prima visione “Degas, il corpo nudo”, che il programma di Rai Cultura “Art Night” propone domani alle 21.15 su Rai5 (canale 23). Il filmato evidenzia il rapporto dell’artista con i costumi della sua epoca e il suo profondo coinvolgimento con una cultura in transizione, concentrandosi sul modo in cui Degas trattava il nudo. A seguire “Art Night” propone il documentario “Quando l’impressionismo inventò la moda” in cui i curatori della mostra omonima che ha avuto luogo al Musée d’Orsay, e alcuni noti storici e stilisti, come Karl Lagerfeld, illustrano i capolavori dell’Impressionismo e spiegano come e perché furono determinanti nel promuovere la modernità e il Modernismo. Gli Impressionisti, pur non fornendo una raffigurazione particolarmente dettagliata dei loro contemporanei, della loro quotidianità e del loro abbigliamento, hanno esaltato la moda come mai nessun altro movimento artistico prima di loro, rendendola parte caratterizzante delle loro opere. Gli artisti di questo movimento consideravano il ritratto, alla pari della fotografia che si affacciava in quel periodo, come l'istantanea dell’uomo nella realtà a cavallo tra il XIX e XX secolo, ma anche la raffigurazione di un abbigliamento che stava subendo un'incontestabile trasformazione. È così che gli impressionisti, narrando la contemporaneità nei loro capolavori, hanno raccontato uomini e donne nel loro ambiente quotidiano, regalandoci un'idea delle mode e delle abitudini del tempo e la nascita della modernità.

Tutta Salute #NoFake, l’appuntamento settimanale, realizzato in collaborazione con la task force guidata da Antonio di Bella, Direttore di RaiNews, che ha come obiettivo la lotta alle false notizie, torna su Rai3 domani, alle 11.00. La puntata si aprirà con il giornalista Gerardo D'Amico, che farà il punto sulle fake circolate questa settimana sul Coronavirus. A chiarire le informazioni “sospette” e a illustrare le cure in fase di sperimentazione per il Covid19, sarà il professor Giuseppe Novelli, Docente di Genetica Medica presso l’Università Tor Vergata di Roma, che sarà in collegamento skype con Michele Mirabella e Pier Luigi Spada. Poi, con Flavio Caroli, storico dell’arte, si parlerà di “falsi d’autore” e di come gli artisti del passato hanno rappresentato le pandemie. Tornano con il caldo le zanzare, come possiamo difenderci? Possono veicolare il virus da persona a persona? Farà chiarezza Flavia Riccardo, epidemiologa presso l’Istituto Superiore di Sanità, ospite di Carlotta Mantovan.

Qual è il ruolo delle donne nella ripartenza del nostro Paese? Paola Severini Melograni ne discuterà con la senatrice Valeria Fedeli, domani alle 15.00, a La Sfida del Federalismo Solidale, su Radio1 Gr Parlamento. La senatrice denuncia come la pandemia abbia fatto emergere quanto sia stata maggiore la presenza femminile nei settori - come quello sanitario o alimentare - che hanno portato avanti il paese nei mesi del lockdown. Al contrario però la politica, nella costituzione di task force per la ripartenza, ha ignorato questo dato, dando spazio ad esponenti quasi esclusivamente maschili.

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