I vescovi delle varie confessioni cristiane di Mosul e il patriarca caldeo Louis Sako si riuniranno in giornata con "diplomatici stranieri e politici locali" ad Ankawa, in provincia di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Lo ha annunciato ad Aki-Adnkronos International il vescovo caldeo di Mosul, Emile Nona, spiegando che la riunione è finalizzata a "decidere quali passi intraprendere" alla luce delle minacce e delle persecuzioni che i cristiani di Mosul subiscono dai militanti dello Stato islamico, che dal 9 giugno controllano la città.
Nei giorni scorsi i jihadisti hanno intimato ai cristiani di convertirsi all'Islam o abbandonare la città, sono stati derubati dei loro averi e sono stati messi in fuga, spesso a piedi e senza altro addosso se non i loro vestiti. Molte chiese sono state attaccate e i crocifissi sono stati rimossi dalle facciate, mentre le case dei cristiani sono state segnate con la N di "nasara" (cristiani in arabo).