New Delhi, 7 ago. (Adnkronos/Washington Post) - Sono migliaia gli sciiti indiani che si dicono pronti a partire per l'Iraq per contrastare l'avanzata dello Stato Islamico(Isil) e difendere le città sante di Najaf e Karbala. Secondo dati forniti a giugno da Anjuman-e-Haideri, organizzazione sciita indiana, sono 25mila gli indiani sciiti che si sono iscritti alle liste di volontari per partire in Iraq a sostegno della miriade di milizie sciite che sono mobilitate.
"Andremo in Iraq per difendere i nostri santuari sacri, proteggere i civili dalle brutalità e le minacce dell'Isil, questa è un'azione puramente umanitaria", ha dichiatato ad Al Jazeera uno dei leader dell'organizzazione. Il governo indiano è impegnato a cercare di rimpatriare il maggior numero dei 10mila lavoratori indiani che si trovavano in Iraq quando la situazione di sicurezza è precipitata. Il ministro degli Esteri, Sushma Swaraj, ha detto che finora sono rientrati in India circa 5mila lavoratori.
Viene quindi considerato dagli esperti molto improbabile che i volontari sciiti riescano effettivamente a recarsi in Iraq, ma l'alto numero di adesioni all'organizzazione viene considerato come una prova di come la polarizzazione della situazione in Iraq possa creare tensioni nel resto del mondo islamico.