Botta e risposta al vetriolo su Twitter tra il Pd e il M5S. I dem e i grillini si azzuffano in Rete per il Jobs act. A innescare la lite un tweet della vicesegretaria dem Debora Serracchiani: "M5S ha capito che Jobs Act funziona e lo usa assumendo 25 dipendenti alla Camera", scrive. Al 'cinguettio' di Serracchiani seguono a ruota altri tweet, dal senatore Pd Stefano Esposito, che contesta a Grillo di aver contrastato il jobs act per poi usarlo -"rivoluzionari di giorno imbroglioni di notte"- alla deputata Giuditta Pini che ricorre all'ironia per pungere il Movimento: "30 dipendenti, 29 a tempo indeterminato, 25 assunti con il Jobs Act. No, non è Eataly, ma il gruppo M5S alla Camera".
La risposta dei 5 Stelle non si fa attendere. "Cari deputati Pd non c'è stata nessuna assunzione grazie al Jobs Act". Il tweet rimanda a una nota del tesoriere grillino a Montecitorio, Vincenzo Caso, che puntualizza:"Il Jobs Act è un provvedimento inutile, che non contribuisce alla crescita del mercato del lavoro né alle tutele dei lavoratori". In sintesi, "abbiamo assunto - scrive su Twitter il gruppo Camera - ma non grazie al Jobs Act". "Le bugie hanno le gambe corte. Carta canta!", ribatte la deputata dem Alessia Morani postando uno screenshot del bilancio del gruppo 5 Stelle Camera. Screenshot ripreso e postato anche da Serracchiani, che aggiunge: "M5S ammetta: ha usato Jobs Act ma poteva non farlo. Contratto a tutele crescenti costa meno". Segue l'hashtag 'sifamanonsidice'.
Non la pensa così il M5S, che dal profilo Twitter risponde per le rime a Serracchiani: "Peccato che il riferimento è al dl 34/2014 (cd decreto Poletti), non al Jobs act. Studiare no, vero?". Ben presto si fa sentire anche Carlo Sibilia, membro del direttorio 5 Stelle, che va giù durissimo: "Il Pd non conosce neanche le leggi che vota. Anche se le leggi fanno schifo vanno rispettate. Si chiama legalità". Segue l'hashtag 'JobsActmerda'.
