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Riforme, governo battuto col voto segreto

31 luglio 2014 | 11.19
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Maggioranza sotto su un emendamento del leghista Candiani che assegna a palazzo Madama competenze paritarie sui temi etici. Ieri sera tumulti alla ripresa della seduta. Per Laura Bianconi (Ncd) sospetta lussazione alla spalla. Torna lo spettro dei #101 (SCHEDA). Bocciata la riduzione dei deputati

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Governo vs. Candiani, 1-1. Dopo essere stato battuto in mattinata, a voto segreto, su un emendamento del leghista Stefano Candiani, l'esecutivo ha poi incassato un voto (palese) favorevole nella maratona delle votazioni a Palazzo Madama.

Riduzione dei deputati - Il Senato ha infatti bocciato l'emendamento del senatore del Carroccio sulla riduzione a 500 del numero dei deputati, che aveva incorporato un riferimento alle minoranze linguistiche nella speranza delle opposizioni che sarebbe stato votato a scrutinio segreto. Invece il presidente Grasso, appoggiandosi a precedenti immediati, ha precisato che il voto sarebbe stato palese. E l'aula si è pronunciata con 194 voti contrari, 72 favorevoli e 3 astenuti.

Grasso - Votazione sulla quale, dice il presidente del Senato, "ritengo di aver rispettato la forma e la sostanza delle regole della Costituzione e del Regolamento, senza accettare che esse venissero piegate a qualsivoglia interesse di parte. Continuerò a farlo, finché ricoprirò questo ruolo, anche a costo di scontentare parti diverse" sottolinea Grasso alla ripresa dei lavori dell'aula sul ddl riforme, in merito al voto palese disposto sull'emendamento Candiani.

Voto segreto - Qualche ora prima governo e maggioranza sono stati invece battuti, con voto segreto, sull'emendamento dello stesso Candiani che assegna a Palazzo Madama competenze paritarie sui temi etici: 154 i voti a favore, 147 contrari e due astenuti.

Governo contrario - Il governo con il ministro Maria Elena Boschi e con il relatore Anna Finocchiaro avevano espresso parere contrario alla proposta. Il correlatore Roberto Calderoli, invece, si era espresso favorevolmente.

La ricarica dei 101 - "Andiamo avanti senza paura, perché nonostante #laricaricadei101 cambieremo in meglio questo Paese". E' quanto scrive su Twitter Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd, facendo riferimento ai senatori che, votando con l’opposizione, impedirono l’elezione di Romano Prodi al Quirinale.

Franchi tiratori Pd - Stessa linea per le senatrici dem Laura Cantini e Nadia Ginetti: "Andiamo avanti senza cedere ai franchi tiratori. Gli elettori hanno il diritto di sapere come votano i loro parlamentari su una materia così delicata come la riforma costituzionale. Il voto al buio sull'emendamento approvato dall'Aula riapre una ferita ancora viva, è improponibile una #nuovaricaricadei101".

Il sottosegretario Pizzetti - Tranquillo Luciano Pizzetti, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento: "Il voto favorevole all'emendamento Candiani non intacca minimamente le fondamenta della riforma. In particolare il fatto che il nuovo Senato delle Regioni e dei Comuni si possa occupare di diritto alla salute dei cittadini è comunque compatibile con l'impianto della riforma".

La soddisfazione di Candiani - "Renzi ora forse capirà che cambiare la Costituzione non è come approvare un decreto legge. Quella di oggi è una vittoria fondamentale". Così il senatore Candiani, che si dice "stupefatto dall'atteggiamento del ministro Boschi: diceva no a tutto, solo per partito preso".

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