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Riforme: Berlusconi, Fi compatta per 'no', si apre nuova era

10 marzo 2015 | 19.05
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"Partito compatto, smentite le cassandre. Noi abbiamo rispettato i patti, gli altri hanno imposto scelte che dovevano essere condivise". Da oggi opposizione a 360 gradi, autonomi e centrali senza essere irretiti dalla destra populista

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Forza Italia ha votato compattamente contro le riforme smentendo le cassandre che volevano un partito diviso. A rompere i patti è stato chi ha voluto imporre scelte che dovevano essere condivise. Da oggi perciò opposizione a 360 gradi, avanti tutti nella stessa direzione senza protagonismi strumentali, per essere protagonisti e centrali e non rimanere irretiti dalla destra populista. E' pomeriggio quando Silvio Berlusconi, attraverso una nota, fa sentire la sua voce dopo il voto alla Camera e soprattutto dopo ore che hanno visto impazzire i sismografi chiamati a misurare la tensione interna al movimento azzurro.

Un vero e proprio punto e a capo che riassume l'evoluzione del patto del Nazareno. Spiega chi ha tradito chi. Traccia la linea per il futuro, lanciando un messaggio all'interno e anche all'esterno, in particolare alla Lega quando si esprime l'intenzione di non seguire la destra populista.

"Il gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati -esordisce l'ex premier- oggi ha votato compattamente contro il disegno di legge di riforma della Costituzione proposto dal governo Renzi. Le cassandre che sui giornali descrivevano il nostro come un movimento politico lacerato, diviso in mille fazioni e pronto ad esprimersi in ordine sparso, sono state smentite dal senso di responsabilità dei nostri rappresentanti". Un "passaggio non facile", ammette Berlusconi, che ringrazia i due capigruppo. Quello della Camera, Renato Brunetta, "che si è assunto il non facile compito di argomentare le nostre scelte e del quale ho condiviso l’intervento in Aula nei toni e nelle parole". E quello del Senato, Paolo Romani, per aver contribuito l'estate scorsa "al passaggio di un progetto a cui avevo, avevamo, fortemente creduto".

"Non siamo stati noi -ribadisce poi il leader di Forza Italia- ad interrompere un percorso virtuoso di condivisione, non siamo stati noi ad anteporre gli interessi di partito a quelli del Paese, non siamo stati noi a forzare ed imporre scelte che avrebbero dovuto essere concordate. Abbiamo rispettato i patti fino in fondo, altri non possono dire lo stesso. Siamo fieri del nostro lavoro e dei nostri sforzi, ma non dobbiamo avere paure, o nostalgia per una strada ormai impercorribile".

Perciò, detta la linea Berlusconi "oggi Forza Italia torna a fare opposizione a 360 gradi, come stabilito durante il dibattito negli organismi di partito e all'interno dei Gruppi parlamentari che, all'unanimità, hanno fatto proprie queste scelte. Chi oggi ha ritenuto di dover esprimere le proprie riflessioni, avrebbe fatto meglio a farlo allora, condividendo con tutti noi i suoi spunti di dibattito. Oggi si apre una nuova era di centralità per il nostro movimento politico. Mi auguro che tutti lavorino per portarla avanti con armonia, rinunciando a qualche protagonismo di troppo e a qualche distinguo dal sapore un po' strumentale. Lo dobbiamo ai nostri elettori, che non vogliono un partito irretito né dalle sirene della nuova destra populista, né da quelle del falso riformismo della sinistra. Lo vogliono indipendente e protagonista, come lo è stato per venti anni e come sarà ancora in futuro".

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