
Il contratto a termine senza causale per tre anni "e' una ipotesi esagerata e corre il rischio di provocare un eccesso di flessibilità" mentre e' "apprezzabile" la semplificazione relativa all'apprendistato, "che dovrebbe diventare lo strumento essenziale per l'assunzione dei giovani".Cosi' Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, interviene nel dibattito innescato dal pacchetto lavoro presentato dal governo.
"La domanda che dobbiamo farci è se un contratto a termine così 'liberalizzato', come quello contenuto nel decreto, non renderà inutili e poco convenienti sia il contratto di inserimento che l'apprendistato. Quest'ultimo, che a parole vorremmo rilanciare per i giovani, corre un serio rischio di cannibalizzazione", spiega ancora rinviando la discussione dei rilievi al dibattito parlamentare perche' "la filosofia del prendere o lasciare non sta scritta da nessuna parte : il decreto che riguarda apprendistato e contratto a termine dovrà essere convertito in sede parlamentare e potrà, quindi, essere modificato".
Inoltre, aggiunge, "questo decreto, che vorrebbe dare un immediato impulso all'occupazione, non ha niente a che vedere con il contratto di inserimento a tutele progressive: questo argomento è contenuto nella delega insieme al tema degli ammortizzatori sociali. Sarà quindi oggetto di una successiva e specifica discussione parlamentare e di confronto tra Governo e parti sociali".