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Imprese: Digital Magics, in 8 punti 'White paper' per le startup

Imprese: Digital Magics, in 8 punti 'White paper' per le startup
12 ottobre 2015 | 13.32
LETTURA: 5 minuti

Un 'White Paper' per le startup: una proposta in otto punti, dalle agevolazioni fiscali al crowdfunding, al governo italiano per dare nuovo vigore al sistema dell'innovazione in Italia e per promuovere un’azione politica mirata a favore delle startup digitali e delle loro potenzialità. A presentarlo Digital Magics, venture incubator quotato su Aim Italia. Il White Paper di Digital Magics intende segnare il punto di partenza per una riflessione più ampia, che coinvolga tutti i protagonisti della filiera digitale italiana, lasciando spazio a nuovi spunti, idee, osservazioni di tutti gli operatori che vogliano condividere la stessa visione e la stessa ambizione.

Hanno collaborato alla redazione del 'White Paper' aziende e professionisti partner di Digital Magics: Cattaneo Zanetto & Co., Dla Piper, Electa Group, Intermonte, Sec Relazioni pubbliche e istituzionali, Integrae Sim, Talent Garden, Tamburi Investment Partners e il Digital Champion Napoli Giovanni De Caro.

Il 'Libro bianco' è stato illustrato ufficialmente da Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics, e Layla Pavone, partner di Digital Magics, all’interno dell’Internet Festival 2015, nel panel di discussione Supernova organizzato da Talent Garden e Digital Magics.

“Da sempre Digital Magics - ha dichiarato Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics - è impegnata, in allineamento con le istituzioni, nel sostenere il processo di crescita dell’Italia. Supportiamo con i nostri servizi di accelerazione e di trasformazione digitale le startup innovative e le imprese italiane eccellenti che rappresentano il 'digital made in italy'. Con questo ‘White Paper’ vogliamo diventare i promotori di una nuova campagna di ‘advocacy’ per portare al governo Renzi proposte concrete per incentivare e sviluppare l’innovazione nel Paese”.

Come ha sottolineato Layla Pavone, partner di Digital Magics, “la nostra esperienza di lavoro quotidiano al fianco delle startup, oltre ai rapporti con il mondo degli investitori, ci ha indotto a una riflessione sul sistema dei finanziamenti erogati alle neoimprese digitali, che riteniamo sia da agevolare ulteriormente".

"Molto è stato già fatto dal governo, ma pensiamo - ha avvertito - non sia ancora abbastanza. Per questo motivo, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutto l’ecosistema il frutto di quello che, speriamo, possa diventare per tutti gli operatori, siano istituzioni o soggetti privati, uno strumento di lavoro e di ‘pressione’ per dare ulteriore e nuova linfa agli investimenti nelle startup, che ne rappresentano il vero volano”.

Ecco, quindi, punto per punto cosa prevede il 'White Paper' di Digital Magics.

- Agevolazioni fiscali per le startup. Revisione del credito d'imposta Irpef dal 19% fino al 30-40% per investimenti in startup innovative, applicando anche in Italia quanto previsto dal modello anglosassone. Agevolazioni fiscali per i soggetti dell’imposta sul reddito delle società (Ires), estendendone la deducibilità al 30%.

- Startup: veicolo di open innovation per le pmi. Introduzione di facilitazioni fiscali per pmi per attività di Open Innovation (acquisto di prodotti/servizi da startup innovative per l’innovazione interna dell’impresa) e rimozione di obblighi di spese amministrative da parte di nuove startup.

- Potenziare il crowdfunding. Revisione del regolamento Consob sull’equity crowdfunding per: rivedere al rialzo le soglie di non applicazione di obblighi relativi a Direttiva MiFid; rimuovere vincolo di sottoscrizione da parte delle banche del 5%; previsione di un modulo unico di profilazione MiFid.

- Gli investimenti degli Oicr in innovazione. Rimozione limiti normativi e previsione di incentivi per gli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) per le società di gestione del risparmio (Sgr) in investimenti diretti o indiretti in startup.

- L’industria del risparmio e le startup. Creazione di Fondi di tipo aperto per garantire la raccolta, tramite investimenti, di almeno 1 miliardo di euro derivanti dall’industria del risparmio verso le startup.

- Fondo di matching per seed capital. Creazione di un Fondo di matching con Cassa Depositi e Prestiti, coinvolgendo player industriali italiani, investitori istituzionali e investitori qualificati che co-investano con il Fondo in fase seed (fino a 1 milione di euro), con possibilità di effettuare operazioni successive fino a 1,5 milione euro.

- Accelerare l’internazionalizzazione delle startup italiane. Creazione di un Italian Founders Institute, con esperti internazionali, per la promozione attiva del made in Italy attraverso programmi di accelerazione, e applicazione di agevolazioni per il rimpatrio di personale qualificato dall’estero, garantendo benefici sia ai lavoratori che alle imprese.

- Il finanziamento regionale. Armonizzazione delle regole di ingaggio dei fondi regionali al fine di garantire un approccio sistemico e nazionale di matching dei finanziamenti e possibilità semplificata di accesso agli stessi.

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