L'ex sindaco di Venezia commenta all'Adnkronos la cacciata del sindaco di Verona dal Carroccio: "Contrasto antico tra Lega Lombarda e Liga Veneta"
“Tosi è un leader forte e hanno fatto fatica a metterlo sotto. Non so come andrà a finire, i regolamenti all’interno di questi partiti sono confusi e labili, le norme sono ‘pronte all’uso’, comunque al di là delle vicende specifiche è chiaro che c’è una differenza di fondo e la rottura è inevitabile: la posizione di Salvini contrasta con quella di Tosi, anche per ragioni di potere perché il sindaco di Verona aspirava alla segreteria della Lega Nord”. Così l'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, commenta all’Adnkronos l’espulsione del sindaco di Verona, Flavio Tosi, dal Carroccio.
Secondo il filosofo, poi, non bisogna dimenticare “l’antica ruggine tra la Liga Veneta e la Lega Lombarda; Bossi massacrò più volte la leadership veneta della Lega, il contrasto è antico. Ma la differenza tra Salvini e Tosi è strategica – sottolinea Cacciari. Il primo rappresenta la destra ‘lepenista’ mentre il secondo incarna il centro moderato, in linea con la tradizione veneta ‘democristiana’. Per Tosi - conclude Cacciari - non si va da nessuna parte facendo il Le Pen”.
