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Lega: inchiesta su rimborsi, quasi 50 indagati a Reggio Emilia

11 marzo 2015 | 13.33
LETTURA: 3 minuti

Nel gruppo ci sarebbero sia militanti sia eletti, ma anche esponenti di spicco del partito. Le spese contestate sarebbero quelle sostenute per il carburante, le cene e le iniziative messe in campo durante la campagna elettorale, tra il 2009 e il 2012. Per il Carroccio si tratta di una vecchia vicenda

Foto Infophoto
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Appropriazione indebita aggravata. Questa l'ipotesi di reato per cui circa 50 iscritti alla Lega Nord di Reggio Emilia sono stati indagati dalla locale Procura, nell'ambito dell'inchiesta sui presunti 'rimborsi facili' partita nel 2012 dall'esposto dell'ex esponente del Carroccio Mauro Lusetti. Circa 250 mila euro, riferisce la 'Gazzetta di Reggio', il totale dei rimborsi oggetto di accertamenti e 48 i nomi finora iscritti nel registro degli indagati. Le spese contestate sarebbero quelle sostenute per il carburante, le cene e le iniziative messe in campo durante la campagna elettorale, tra il 2009 e il 2012. Nel gruppo degli indagati ci sarebbero sia militanti sia eletti, ma anche esponenti di spicco del partito e molti di loro saranno ascoltati dai Pm nei prossimi giorni.

Immediata la replica delle Lega Emilia, che in una nota sottolinea come "quella che denunciano gli organi di stampa oggi è una vicenda vecchia, della quale eravamo perfettamente a conoscenza e sulla quale si sta già facendo la necessaria chiarezza". "La Lega, infatti, ha verificato tutta la contabilità regionale, sia attraverso gli organi locali che con il supporto della sede federale di Milano, e non è stata trovata nessuna irregolarità" prosegue il Carroccio, spiegando che per quello che riguarda "le pezze giustificative, seppure in alcuni casi non riportavano l’intestazione Lega Nord, erano chiaramente riconducibili all’attività del movimento svolta dai singoli tesserati".

"Non c’è quindi nessuna intenzione da parte della Lega Nord di costituirsi parte civile - prosegue il partito - in quanto non si ravvisa nessun danno". Anzi, "massimo appoggio a tutti quei militanti, in molti casi pensionati e studenti universitari, che hanno svolto attività politica per il movimento". "Confidiamo quindi - conclude il Carroccio emiliano - in una rapida soluzione di tutta la vicenda, appena saranno chiariti i singoli fatti".

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