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Musica: Ligabue, la pelliccia indossata per gioco e mai più

03 dicembre 2014 | 17.33
LETTURA: 2 minuti

Il rocker emiliano risponde su Facebook alle polemiche sul videoclip di 'Siamo chi siamo', dove indossa gli abiti più disparati, tra cui un pellicciotto che ha fatto infuriare gli animalisti. "Il risultato voleva essere volutamente buffo e improbabile" (Guarda il video della polemica)

Luciano Ligabue  nel videoclip con la pelliccia 'incriminata'
Luciano Ligabue nel videoclip con la pelliccia 'incriminata'

Ligabue replica alle proteste degli animalisti sulla pelliccia indossata nel video di 'Siamo chi siamo', chiarendo che gli abiti di scena del videoclip sono volutamente i più disparati ed improbabili e che mai nella vita reale indosserebbe davvero una pelliccia.

"Un po’ di chiarezza sulla questione pellicciotto -scrive Ligabue su Facebook- Più di tre mesi fa abbiamo deciso di girare un video sulla canzone 'Siamo chi siamo'. Volevamo un filmato leggero, che fosse capace di strappare un sorriso e allora ho deciso di mettermi in gioco chiedendo alla costumista di trovare gli abbigliamenti più balordi e assurdi che avrebbe potuto. E così per la prima volta in vita mia ho indossato boa di struzzo, salopette, giacche fluorescenti, cappelli, occhiali colorati anni sessanta e, per l’appunto, un pellicciotto. L’unico capo già indossato, a ricordare la mia tamarraggine primi anni ’90 era un gilet tailandese. Il risultato voleva essere 'volutamente buffo'. Il video è piaciuto a tantissimi. Soprattutto perché, conoscendomi, ognuno ha capito la giocosità di quella situazione".

"Penso che se qualcuno avesse mai la malsana idea di comprare un pellicciotto -sottolinea il rocker emiliano- vedendo quanto ridicolo risulti addosso a me, se ne guarderebbe bene dal farlo. Detto questo per lo stesso motivo per cui non ne ho mai indossato uno in passato (se non per il gioco di questo video) è evidente che non lo farò mai in futuro. Non fosse altro perché il mio (eventuale) cattivo gusto non arriva a tanto", conclude Ligabue.

Insieme a Ligabue è intervenuto sull'argomento anche il suo manager Claudio Maioli: "A integrazione della lettera aperta di Luciano voglio precisare, viste le insinuazioni di questi giorni, che Ligabue non ha nessun contratto commerciale o di sponsorizzazione con alcuno stilista", ha sottolineato.

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