Nel mirino degli investigatori la discarica di Cavenago d’Adda di proprietà della società Ecoadda facente parte del gruppo Waste Italia. I reati contestati agli indagati spaziano dall’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, all’uso di atti falsi, al danneggiamento di acque pubbliche sotterranee
Sequestrata una discarica abusiva nel Lodigiano. Il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lodi e del Comando Regionale di Milano, con, decreto emesso dal gip di Lodi Vincenzo Russo, ha sequestrato la discarica di Cavenago d’Adda di proprietà della società Ecoadda facente parte del gruppo Waste Italia.
I reati contestati spaziano dall’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, all’uso di atti falsi, al danneggiamento di acque pubbliche sotterranee. In particolare, secondo l’accusa, nella discarica di Cavenago si sarebbero effettuate, in assenza di specifica autorizzazione, attività di smaltimento di rifiuti diversi da quelli per i quali la stessa era in possesso di autorizzazione: sarebbero stati smaltiti rifiuti prodotti dal trattamento meccanico senza alcun trattamento preliminare allo smaltimento definitivo in discarica, quali selezione, triturazione, compattazione e recupero.
Nei campionamenti effettuati a valle dell’area indagata è emerso il costante aumento, al di sopra del limite previsti dalla normativa vigente, dei valori relativi al manganese; oltre a un innalzamento della falda, che di regola nella zona si presenta ad una profondità di 12 metri circa. Agli indagati è stato contestato l’uso di atti falsi. Le indagini proseguono anche per verificare eventuali responsabilità nei confronti degli organi competenti alle autorizzazioni.