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Ciao Loris, folla ai funerali. Palloncini bianchi volano in cielo con la sua foto

18 dicembre 2014 | 12.51
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Duemila davanti alla basilica di San Giovanni Battista: sul sagrato il cuore di fiori di mamma Veronica. Il vescovo: "Gesto disumano. Solo un folle può uccidere un bambino, va fermato". I compagni di scuola in corteo silenzioso dietro la bara bianca

La basilica di San Giovanni Battista
La basilica di San Giovanni Battista

E' il giorno dell'addio al piccolo Loris Stival, ucciso il 29 novembre scorso a pochi chilometri da Santa Croce Camerina, nel Ragusano, oggi a lutto. Fuori dalla basilica di San Giovanni Battista in cui si celebrano le esequie ci sono circa duemila persone. Tra numerosi palloncini bianchi, peluche piccoli e grandi disposti davanti alla chiesa, sul sagrato c'è anche una corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta 'Loris', accompagnata da un nastro bianco con la scritta 'la mamma Veronica'. La donna, reclusa nel carcere catanese di Piazza Lanza accusato dell'omicidio del figlio, non prende parte ai funerali nonostante abbia a lungo insistito per potervi assistere.

E' stato il padre, insieme ad altre tre persone, a sostenere la bara bianca del piccolo Loris. I compagni di scuola con in mano un palloncino bianco hanno raggiunto la chiesa in corteo silenzioso.

Il vescovo di Ragusa, Paolo Urso, nell'omelia, ha ricordato come è arrivata la terribile notizia: "mi fu data da due sms di un amico, laconici e freddi, come fredda è la morte: Bambino scomparso a Santa Croce, Bambino ucciso. Una notizia tremenda. Un fatto assurdo. Un gesto disumano". Poi: "Veramente l'uomo ha la spaventosa possibilità di essere disumano, di rimanere persona vendendo e perdendo al tempo stesso la propria umanità". Un bambino, continua, "non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Come si può uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato". Al termine dell'omelia monsignor Urso, rivolgendosi ai presenti ha detto: ''Se non sono stato capace di dire parole veramente consolanti, sia lo stesso Signore a deporre nel cuore dei familiari del piccolo Loris e di tutti voi quelle parole che leniscono il dolore, asciugano le lacrime, rasserenano la vita".

Un lungo applauso ha salutato la bara bianca all'uscita della chiesa, sempre sostenuta dal padre. C'era anche una sua grande foto portata in cielo da palloncini bianchi. La folla che ha atteso all'esterno della chiesa, nel sagrato, ha lasciato volare gli altri palloncini. Dietro il padre con la bara bianca anche i piccoli compagni di scuola e i docenti per l'ultimo corteo verso il cimitero. Il paese del ragusano è ancora sotto choc per l'omicidio di Loris. Prima della cerimonia il sindaco del paese, Franca Iurato, ha auspicato che "il funerale porti di nuovo la pace in paese sottraendoci dagli eccessi di mediaticità".

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