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M5S, Grillo: "Dal 2010 a oggi restituiti 71 mln di euro mentre gli altri intascano"

10 dicembre 2015 | 15.53
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"Il MoVimento 5 Stelle dal 2010 ad oggi ha rinunciato, restituito e donato oltre 71.7 milioni di euro". E' quanto scrive in un tweet Beppe Grillo, che dal suo blog tira le somme di quanto restituito fino ad oggi dal Movimento coniando l'hashtag '#MiFidoDelM5S'. "E' in atto un vergognoso e disperato tentativo da parte del Pd e di mass media compiacenti di distorcere la realtà dei fatti - denuncia - La verità è una sola e 71 milioni di motivi per dire '#MiFidoDelM5S'".

Dunque i numeri: "42,7 milioni di finanziamento pubblico nazionale al quale il M5S ha rinunciato sin dall'inizio della legislatura, pur potendo munirsi di requisiti sia formali che sostanziali per beneficiarne - rivendica il leader M5S - 4 milioni di rimborsi elettorali regionali a cui le liste regionali M5S hanno rinunciato dal 2010. Piemonte ed Emilia-Romagna tra il 2010 ed il 2014 hanno rinunciato a 1,5 milioni circa di euro di rimborsi elettorali. A questi vanno aggiunti dal 2013 2.443.832 euro tra Sicilia, Lombardia, Lazio, Molise, Friuli-Venezia-Giulia, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige. In seguito al cambio della normativa, per le Regioni che son andate al voto dal 2014 in poi i finanziamenti sono stati sospesi. A questi risparmi vanno aggiunti anche centinaia di migliaia di euro di co-finanziamenti sui rimborsi elettorali ai quali il M5S ha rinunciato".

E ancora: "15,2 milioni di tagli agli stipendi personali e diarie dei parlamentari - va avanti il leader M5S - Di cui 13.562.847 milioni versati ad oggi nel fondo per il microcredito che ha già finanziato l'apertura ex novo di 741 nuove piccole imprese, in media 5,3 nuove imprese al giorno, solo negli ultimi 15 giorni 80 nuove piccole imprese avviate, da Nord a Sud. A questi si aggiungono 1.646.025 euro versati al Fondo ammortamento per i Titoli di Stato".

"Tutti i parlamentari del M5S rinunciano inoltre alle indennità di carica aggiuntive previste per incarichi istituzionali (vice presidente Camera, segretari, questori) e parlamentari (presidenze e vice presidenze di Commissione) che rimangono nei bilanci di Camera e Senato generando un risparmio per lo Stato di altre centinaia di migliaia di euro".

A questi si aggiungono "6.290.855 euro", ovvero "la somma restituita/accantonata da dicembre 2012 ad oggi da tutti i consiglieri regionali del M5S. Somma derivata dai tagli dei loro stipendi e rimborsi spese e dalle rinunce alle indennità di carica. Di questi: 105.829 euro serviranno anche per ricostruire una scuola di Benevento danneggiata dall'alluvione, 300.000 sono stati utilizzati per finanziare la realizzazione dell'apertura della Trazzera che collega Palermo a Catania la cui autostrada è stata chiusa a seguito del cedimento di un pilone del viadotto. Decine di migliaia di euro sono andati alle scuole della Valle d'Aosta. Altri sono stati destinati a fondi regionali o nazionali per le piccole imprese. Altri verranno presto utilizzati per progetti sul territorio".

"In tutte le regioni inoltre - rivendica ancora Grillo - gli eletti del M5S rinunciano alle indennità di carica aggiuntive e altri privilegi come le auto-blu. In Sicilia, ad esempio, alle somme restituite vanno aggiunti 110.722 euro d'indennità di carica non percepiti e lasciati nelle casse dell'assemblea regionale siciliana. Nei prossimi giorni pubblicheremo ogni dettaglio, regione per regione".

Tra i conti messi sul tavolo dal leader M5S, figurano poi i 3 milioni di euro a cui ha rinunciato la delegazione del MoVimento 5 Stelle al Parlamento Europeo "per la costituzioni di 'partiti politici europei e fondazioni europee'; i 263mila euro che i 17 eurodeputati M5S hanno restituito ad oggi al fondo per il microcredito dai tagli dei propri stipendi". Infine i 420mila euro "donati dal M5S in favore del Comune terremotato di Mirandola per costruire la palestra di una scuola. La fine dei lavori è prevista per aprile 2016".

"Proprio in queste ore - attacca dunque Grillo - tutti i partiti politici, dal Pd a Forza Italia sino alla Lega di Salvini si intascheranno oltre 45 milioni di euro di finanziamento pubblico (la Boccadutri card), senza che i bilanci dei propri partiti siano stati certificati dalla preposta Commissione di Garanzia. Dunque, in totale violazione delle legge! Mentre i partiti si intascheranno altri 45 milioni di euro, il MoVimento 5 Stelle dal 2010 ad oggi ha rinunciato, restituito e donato oltre 71.7 milioni di euro: 71.7 milioni di euro di motivi per cui #MiFidoDelM5S".

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