La responsabile della Pa: "Nessuna bugia, riaprire il prima possibile una normale dialettica sui contratti"
Il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia è stata contestata al convegno inaugurale del forum Pa da alcune decine di lavoratori precari del pubblico impiego. Al grido di "contratto, contratto " e "Madia bugia" i manifestanti hanno invaso il palco con striscioni impedendo al ministro di iniziare il dialogo sulla riforma della Pa, che prevedeva un confronto con il ministro francese Thierry Mandon. Dopo la contestazione l'evento è andato avanti come da programma.
Alle accuse di essere una 'bugiarda', il ministro risponde: "L'anno scorso non ho detto una bugia ma ho affermato che la legge di stabilità avrebbe deciso. Confermo anche quest'anno che non è il Def che blocca o sblocca i contratti ma si decide collegialmente in sede di legge di stabilità".
"È evidente - riconosce - che il blocco dei contratti non può essere la normalità. Auspico di riaprire il prima possibile una normale dialettica sui contratti, anche nella prossima legge di stabilità". "Sono ministro di un governo - aggiunge - non ci sono lavoratori di serie A e B".
Il ddl delega della riforma della Pa sarà "approvato al massimo entro l'autunno", afferma il ministro a margine del Forum Pa. "C'è una discussione approfondita alla Camera, siamo aperti a modifiche in questo passaggio parlamentare - dichiara - a cui seguirà un terzo passaggio definitivo al Senato".
Madia rivendica poi nel ddl di riforma, all'esame della Camera, che si sta compiendo "un'operazione rivoluzionaria sulle forze di polizia che aumenterà la sicurezza dei cittadini" e si prevede di togliere "la duplicazione delle funzioni".
