Confermato l'impianto accusatorio per l'inchiesta su Mafia capitale . In particolare, la sesta sezione penale ha convalidato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa '29 Giugno', nei confronti di Luca Odevaine, ex vicecapo di gabinetto di Veltroni in Campidoglio e per Franco Panzironi, ex ad dell'Ama
La Cassazione ha confermato l'impianto accusatorio per l'inchiesta su Mafia capitale . In particolare, la sesta sezione penale ha convalidato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa '29 Giugno', nei confronti di Luca Odevaine, ex vicecapo di gabinetto di Veltroni in Campidoglio e per Franco Panzironi, ex ad dell'Ama .
Tutti e tre restano, dunque in carcere come aveva stabilito il Tribunale del Riesame di Roma il 17 dicembre 2014. Odevaine è indagato per corruzione, mentre per Buzzi e Panzironi piazza Cavour ha confermato che sussiste l'aggravante della matrice mafiosa.
Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello aveva sollecitato ai giudici della sesta sezione penale il rigetto del ricorso presentato dalla difesa di Buzzi contro il Tribunale del Riesame di Roma del 17 dicembre 2014. Buzzi è considerato uno stretto collaboratore di Massimo Carminati. Di diverso avviso la tesi del legale di Buzzi, l'avvocato Alessandro Diddi. "Non c'è un solo comportamento ascrivibile a Buzzi - aveva sottolineato - che possa in qualche modo configurare associazione per delinquere di stampo mafioso".
Riello aveva sollecitato ai giudici anche il rigetto dei ricorsi degli indagati Franco Panzironi - ex ad dell'Ama, al quale è contestata l'associazione per delinquere di stampo mafioso - e Luca Odevaine - ex capo della Polizia provinciale di Roma ed ex vicecapo di gabinetto di Veltroni in Campidoglio, detenuto da 4 mesi con l'accusa di corruzione - avanzando la conferma delle misure cautelari nei loro confronti.