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Kia: la Sportage si rinnova grazie all'ibrido 'dolce'

20 settembre 2018 | 19.27
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Kia: la Sportage si rinnova grazie all'ibrido 'dolce'

Il diesel non è morto, ma per affrontare le sfide normative ha bisogno di un aiuto, che - secondo Kia – può arrivare dall’ibrido, anche se per ora solo in versione ‘mild’. E su questa strada la casa coreana si è mossa per l’aggiornamento della sua Sportage, uno dei suoi modelli più apprezzati (quasi 5 milioni di esemplari venduti a livello mondiale dal 1993 e quasi 140 mila in Italia).

La principale novità della nuova gamma è infatti l’adozione di un ibrido leggero a 48 volt per la motorizzazione di punta, il 2.0 CRDi da 185 CV disponibile con cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale. Grazie al contributo del Mild-Hybrid EcoDynamics, composto da una batteria a 48 Volt, uno starter/generator e un convertitore DC/DC, la potenza sale fino a 12 kW mentre consumi ed emissioni di CO2 scendono del 7%.

Kia segue così una strada già battuta da altri costruttori, che permette di abbattere – con una spesa piuttosto limitata – il livello complessivo di emissioni e di offrire ai clienti le eventuali agevolazioni legate all’ibrido. Una soluzione ‘semplice’ ma che rappresenta solo il primo passo di un percorso verso la progressiva elettrificazione della gamma. E se oggi Kia è il primo produttore a offrire a livello globale una gamma con modelli ibridi, plug-in ibridi, ibridi ‘mild’ e 100% elettrici, nei prossimi 7 anni saranno ben sedici i nuovi modelli ‘eco-compatibili’ (5 ibridi, 5 plug-in e cinque elettrici più nel 2020 il primo fuel cell).

Potendo contare solo su una piccola batteria agli ioni di litio da 0,44 kWh, lo Sportage non può muoversi in modalità solo elettrica ma il contributo dello starter/generator rende ancora più corpose le accelerazioni del due litri turbodiesel, che peraltro può già contare su una coppia di 400 Nm per uno scatto da 0 a 100 km/h di 9,5 secondi.

La gamma – rivista per i nuovi test WLTP – presenta comunque emissioni di CO2 ridotte fino al 4% e propone due versioni a benzina, GDI 1.6 da 132 CV e T-GDI 1.6 da 177 CV, e tre diesel, i nuovi 1.6 CRDi da 115 e 136 CV e appunto il 2.0 CRDi da 185 CV.

Sul fronte design e tecnologia, il restyling di Sportage propone dotazioni sempre più vicine alla concorrenza premium, sia come qualità dei materiali scelti (in particolare nell’allestimento GT Line) che nella disponibilità di tecnologie di sicurezza, assistenza alla guida e infotainment.

A integrazione del sistema di navigazione è presente il Kia Connected Services che offre una serie di informazioni importanti per la guida attraverso il circuito TomTom: si va dai dati aggiornati sul traffico alle previsioni meteo , dal prezzo del carburante nelle stazioni di servizio alla posizione e alla disponibilità in tempo reale dei parcheggi. Alla guida, il C-SUV della casa coreana si rivela agile e piuttosto silenzioso con una abitabilità insospettata per un veicolo lungo poco meno di 4 metri e mezzo.

Grazie anche al nuovo Sportage, progettato con l’occhio al cliente europeo e prodotto in Slovacchia, Kia Italia punta a rafforzare il trend positivo che nei primi otto mesi l’ha vista crescere dell’1,7% a 33.187 unità, senza ricorrere peraltro al fenomeno dei km zero ma puntando piuttosto su un listino aggressivo (per il SUV compatto previste agevolazioni di lancio fino a 4 mila euro) e sulla ‘tradizionale’ – ma ancora ineguagliata – garanzia dei sette anni.

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