(Aki) - "Esigiamo le dimissioni del primo ministro Moussa Mara e la dissoluzione del governo". E' questa la richiesta dei partiti di opposizione in Mali, che hanno attribuito al premier Mara la piena responsabilita' di quanto accaduto il 17 maggio durante la sua visita ufficiale a Kidal, nel nord del Paese, e delle ripercussioni che ne sono seguite.
Le violenze cui si e' assistito in quell'occasione tra gruppi separatisti tuareg e militari dell'esercito regolare hanno causato 36 morti, di cui otto militari. Gli scontri sono proseguiti nei giorni successivi e mercoledi' 21 maggio il Movimento nazionale di liberazione dell'Azawad (Mnla), una delle sigle separatiste, ha annunciato che "Kidal e' ormai sotto il controllo delle forze dell'Azawad". Ieri sera il ministro della Difesa maliano, Soumeylou Boubeye Maiga, ha dichiarato alla tv di stato che il bilancio degli scontri e' di "una cinquantina di morti e una quarantina di feriti" tra i ranghi dell'esercito.
"Il presidente della Repubblica (Ibrahim Boubacar Keita, ndr), il primo ministro e tutto il governo sono i principali responsabili della tragedia di Kidal e dell'umiliazione subita dal nostro Paese", si legge in un comunicato diffuso dalle forze d'opposizione. "Di fronte alla gravita' della situazione, esigiamo le dimissioni del primo ministro Moussa Mara e lo scioglimento del governo", chiedono i partiti, che esortano il presidente a "dire tutta la verita' al popolo sulla visita del primo ministro a Kidal e sull'operazione del 21 maggio". (segue)
