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Maltempo: il parco d'arte della Fattoria di Celle devastato dal vento

06 marzo 2015 | 18.28
LETTURA: 2 minuti

Danni alle opere permanenti e al parco monumentale. Finora contati oltre 200 olivi centenari strappati dal suolo e fatti volare a decine di metri di distanza

Foto Gianluca Moggi NEWPRESSPHOTO - PRESSPHOTO
Foto Gianluca Moggi NEWPRESSPHOTO - PRESSPHOTO

Il parco della Fattoria di Celle con una delle più importanti collezione al mondo di arte contemporanea è stato devastato dal forte vento che si è abbattuto sulla Toscana e in particolare in provincia di Pistoia tra la notte e la mattinata del 4 e 5 marzo. /Foto

Centinai gli alberi secolari sradicati dal vento caduti sopra edifici storici, opere e viabilità. Al momento si stanno verificando i danni. Solo stamani sono stati contati oltre 200 olivi centenari strappati dal suolo e fatti volare a decine di metri di distanza.

Anche uno dei siti più conosciuti al mondo per l’arte contemporanea si aggiunge così alla lunga lista dei luoghi danneggiati dalla tempesta di vento che ha colpito la Toscana.

La Fattoria di Celle (a trenta chilometri da Firenze e cinque da Pistoia) è conosciuta in tutto il mondo per la sua collezione di arte ambientale, la prima in ordine storico.

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, l’imprenditore pratese Giuliano Gori ha invitato artisti di livello internazionale a realizzare opere permanenti all’aperto, nei 45 ettari costituiti dal parco romantico e dalla campagna circostante, che all’interno degli edifici storici risalenti al XVII secolo per oltre 3.000 metri quadrati.

La collezione comprende oggi 80 opere di arte ambientale di artisti quali Magdalena Abakanowicz, Daniel Buren, Alberto Burri, Anselm Kiefer, Dani Karavan, Joseph Kosuth, Sol LeWitt, Richard Long, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Beverly Pepper, Michelangelo Pistoletto e altri ancora. Ogni anno migliaia di persone provenienti da tutto il mondo visitano gratuitamente la collezione, contribuendo così all’economia turistica del territorio.

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