"Io stesso non mi perdonerò mai per gli errori commessi"
"Ho commesso la colpa e non ho cercato il perdono, in quanto io stesso non mi perdonerò mai per gli errori commessi". Così Sergio Cusani, condannato per la maxitangente Enimont, al convegno organizzato al Palazzo di Giustizia di Milano per i 30 anni da Mani pulite. "Sono assolutamente certo di avere oggi un primato in quest’aula: essere l’unico pregiudicato condannato", ha osservato Cusani, confessando un "molto forte coinvolgimento emotivo: non venivo in questo palazzo da tantissimi anni. E un po’ come tornare a trent’anni fa".
"Da colpevole - ha aggiunto - affermo che la colpa come la sofferenza e la morte non è risarcibile, la colpa una volta commessa è inemendabile, ma può diventare occasione di riscatto sociale e di reinserimento, come ho tentato di fare per tanti anni con il sindacato e tante altre iniziative".
"So che quando sarà, me ne andrò con un pesante fardello. Per quanto in cuor mio mi renda assolutamente conto di aver commesso errori di sistema, quegli errori portano la mia firma individuale. E una responsabilità personale che non può essere in alcun modo sottaciuta", ha concluso Cusani.