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Manovra, i dubbi dell'Olanda e la risposta di Moscovici

22 gennaio 2019 | 11.57
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

L'Olanda chiede chiarimenti circa l'accordo trovato con il governo italiano sulla manovra economica per il 2019. La Commissione Europea "è stata specifica un paio di mesi fa circa il bilancio italiano, sul bisogno di piani che portassero a una crescita economica sostenuta ed era anche dubbiosa circa le cifre che sono state fornite" ha detto il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra, a margine dell'Ecofin a Bruxelles. "Non sono i miei standard, ma gli standard che la Commissione ha fissato. Per quanto posso vedere, come tutto questo sia stato ricomposto è poco convincente, ed è per questo - ha spiegato - che ho chiesto più informazioni, per vedere come e perché la Commissione è arrivata a queste conclusioni". "In realtà - ha continuato Hoekstra - i segnali" di rallentamento dell'economia "sono un problema per tutta Europa", non solo per l'Italia. "Continuo a dire che è imperativo che usiamo la crescita economica e le riforme per assicurare che i nostri bilanci siano in equilibrio, perché a un certo punto il ciclo economico rallenterà e dobbiamo essere preparati. Siamo poco preparati per la prossima crisi, in termini di riforme e di equilibrio dei bilanci. E' imperativo che l'Ue e ciascun Paese lo faccia, e il momento per farlo è adesso", ha concluso.

Il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici ha sottolineato che l'accordo trovato con il governo italiano sulla manovra per il 2019 è "il migliore possibile" e "non va dimenticato che un altro modo di procedere ci avrebbe portati ad una crisi tra l'Eurozona e l'Italia, che sarebbe stata negativa per entrambe le parti: molto negativa per l'Italia e negativa per l'Eurozona, o viceversa". "Naturalmente - ha aggiunto il commissario europeo - forniremo dettagli a chiunque li chieda. Abbiamo agito con la piena fiducia dei ministri, che ci hanno sostenuti. E abbiamo ancora bisogno della fiducia di tutti i ministri, perché l'accordo che è stato raggiunto è il miglior accordo possibile: abbiamo ottenuto misure considerevoli dal governo italiano e questo bilancio non meritava più una procedura per debito". "Naturalmente - ha continuato - dobbiamo essere vigili per l'attuazione del bilancio, ma quello che abbiamo ottenuto è assolutamente notevole e non avremmo potuto ottenerlo senza il pieno sostegno dei ministri dell'Eurogruppo". "E quel sostegno - ha rimarcato - ci serve ancora: non devono esserci sospetti sui risultati che abbiamo ottenuto". "Ci siamo spostati da una deviazione strutturale dello 0,8% - ha aggiunto - alla stabilità, abbiamo ottenuto che le previsioni sulla crescita fossero più realistiche rispetto a prima, c'è un piano di spesa che è stato ridotto, le misure sono state ridimensionate e penso che sia quello che si doveva fare". "Quindi - ha ribadito - naturalmente siamo pronti a fornire ogni dettaglio, ma parlando con franchezza, è meglio non avere sospetti tra noi. Non è così che lavoriamo qui. Un'ultima cosa: Wopke Hoesktra è stato l'unico ministro a chiedere questa cosa. Non è una discussione molto utile, ma sono pronto a fornire informazioni, perché i dettagli non sono segreti".

Moscovici ha parlato anche del Fondo Monetario Internazionale che "ha rivisto le sue previsioni di crescita" per l'Italia e "non posso commentare su questo, ma naturalmente la Commissione rivedrà le sue previsioni non solo per l'Italia, ma anche per tutta l'Eurozona, tra qualche settimana". Le rivedrà al ribasso? "Non ho informazioni su questo, i lavori in corso. Ci vuole un po' di pazienza. Il Fmi è un'istituzione seria e questo prova semplicemente che il +1,5% era davvero fuori dalla realtà. La Commissione comunicherà presto le sue previsioni", ha risposto il commissario.

Moscovici ha ricordato comunque che durante il "dibattito" con le autorità italiane sulla manovra "siamo andati su previsioni più realistiche: inizialmente le previsioni dal governo italiano erano all'1,5% (crescita del Pil attesa per il 2019 dal governo italiano nella prima versione della manovra, ndr), non sono state convalidate dall'Ufficio parlamentare di bilancio. Ci siamo spostati all'1% (crescita attesa del Pil per il 2019 nella versione rivista della manovra poi approvata, ndr), che era il consensus alla fine dell'anno scorso", ha detto Moscovici.

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