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Massinissa Askeur, il più importante pittore simbolista italiano contemporaneo entra nell’annuario “Artisti 22”

14 giugno 2022 | 14.09
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Massinissa Askeur, il più importante pittore simbolista italiano contemporaneo entra nell’annuario “Artisti 22”

Il volume, che comprende i 500 artisti più influenti al mondo, è curato anche da Vittorio Sgarbi ed è già disponibile in libreria

Milano, 14 giugno 2022. È il più importante artista simbolista italiano vivente e le sue opere sono state esposte nelle sedi più prestigiose al mondo, dalla Biennale di Venezia al Carrousel du Louvre. Ora Massinissa Askeur, pittore di origini berbere ma ormai italiano d’adozione, festeggia un altro importante traguardo: il debutto nell’annuario dell’Arte contemporanea “Artisti 22”. Il volume, realizzato per Mondadori dai più importanti critici d’arte d’italiani, come Vittorio Sgarbi per l’arte figurativa, riunisce i 500 artisti contemporanei più influenti al mondo ed è un riferimento per i collezionisti. Il libro, già disponibile, come avvenuto per le precedenti edizioni viene presentato con un tour in diverse città.

Il riconoscimento, che arriva dopo il grande successo raccolto all’estero dall’artista negli ultimi anni, si unisce ad un secondo attestato: Askeur è stato premiato come erede di Joan Mirò all’Università di Paul Valery nel corso dell’ultimo Festival del cinema di Cannes. Il lavoro dell’artista, che da circa dieci anni vive in provincia di Varese, al confine della Svizzera, si inserisce nel campo dell’astrattismo e del simbolismo, quasi a proseguire un percorso già avviato in passato da artisti come Joan Mirò. Il concetto centrale è quello di “simbolo”, di un qualcosa di astratto capace al contempo di stimolare la riflessione in chi lo osserva e di essere compreso da tutti, superando differenti vedute e conflitti ideologici.

“L’ispirazione sono i simboli tracciati sulle pareti dagli uomini primitivi - spiega Askeur -. L’Homo Sapiens è l’antenato comune di tutti gli uomini, la figura capace di essere compresa ovunque e da chiunque, che supera quindi differenze religiose e culturali”. Così l’artista, in quanto essere umano che comunica le proprie emozioni e sensazioni attraverso l’arte, ricorre al simbolo per arrivare a tutti, indistintamente. “La pandemia ha tristemente dimostrato di non fare differenze - aggiunge il pittore -. L’arte può e deve fare lo stesso, ma in senso positivo: deve essere universale e puntare ad unire gli uomini”. Mai come in questo momento storico, quindi, il messaggio di Massinissa Askeur, che riporta su tela i simboli delle culture del Mediterraneo di cui è un profondo conoscitore, risulta attuale e necessario.

CONTATTI: https://massinissaaskeur.com/

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